Lo sostiene Berardino Fiorilli di Pescara – Mi piace riferendosi a quanto accaduto ieri per l’assenza di posti auto sul lungomare nord e al mancato ripristino del parcheggio estivo sulla strada-parco nel fine settimana
PESCARA – “Una lunga colonna di auto in fila indiana, che marciava a passo d’uomo, alla ricerca disperata di un parcheggio introvabile, e intanto l’aria intrisa dallo smog e irrespirabile su tutta la riviera nord, decine di auto in sosta direttamente sul nuovo marciapiede, lato mare, senza alcun controllo, a ridosso delle nuove aiuole, tra ciclisti e pedoni costretti a fare la gimcane per non essere investiti. È il triste spettacolo a cui stamane abbiamo assistito con il prevedibile pienone sulle spiagge, tipico dell’ultima domenica di giugno, uno spettacolo che sarebbe stato evitabile se l’attuale amministrazione comunale avesse consentito il ripristino del parcheggio estivo sulla strada-parco nel fine settimana. Un esperimento da me voluto, durante la giunta Albore Mascia, che ha avuto grande successo e che oggi non si vuole ripetere esclusivamente per un pregiudizio politico, che va a penalizzare centinaia di utenti del nostro litorale”. É quanto ha affermato ieri Berardino Fiorilli, dell’Associazione ‘Pescara – Mi Piace’ in riferimento all’assenza di posti auto sul lungomare nord.
“Domani aspettiamo di leggere il triste bollettino di guerra della strage di multe che saranno state comminate nella giornata di oggi – ha commentato Fiorilli – e non potrebbe essere altrimenti visto che tanti automobilisti, in preda allo sconforto, hanno lasciato l’auto dove capitava, davanti ai passi carrabili, sopra le strisce pedonali, dinanzi agli scivoli per diversamente abili, dopo aver vagato anche per un’ora intera invano alla ricerca di uno spazio, non solo sulla riviera, perché oggi nessuno si illude di poter arrivare con l’auto sotto l’ombrellone, ma anche nelle zone limitrofe, comprese il parcheggio del Globo, sulla Nazionale Adriatica nord, che, a un certo punto, ormai saturo, ha dovuto chiudere i cancelli, per scongiurare la ressa. Già dalle 10 la situazione si è fatta ‘calda’ e la riviera nord è diventata inaccessibile, così come via Cadorna, via Ragazzi del ’99, via Isonzo. Eppure tale situazione era prevedibile ed evitabile: sarebbe stato sufficiente, da parte della giunta Alessandrini, usare il buon senso e la razionalità e ripristinare i quasi mille posti auto a pagamento lungo la strada parco, esattamente come ho fatto per anni durante il governo del centro-destra, sfidando e persuadendo anche i più scettici, e che invece ha avuto un successo straordinario.
Tre gli effettivi positivi di quei parcheggi: innanzitutto hanno determinato un introito per le casse di Pescara Parcheggi; ci hanno consentito di azzerare quasi il numero delle multe, alleviando anche il lavoro della Polizia municipale; e soprattutto hanno eliminato le code sul lungomare, i problemi di traffico, e i gas di scarico in tutta la zona. Ritengo folle sentire un assessore al traffico che dice ai cittadini di ‘arrangiarsi’ in buona sostanza per andare al mare, oppure di lasciare l’auto sulle aree di risulta e poi di raggiungere a piedi il proprio stabilimento, magari all’altezza di via Cadorna. Purtroppo questa giunta sta brillando solo per errori madornali e inconsapevolezza amministrativa: non solo non ha consentito il parcheggio sulla strada-parco, ma non ha neanche ripristinato le corse speciali per il mare che pure il centro-destra ha sempre garantito, sia sulla riviera nord che sul lungomare sud, utilizzando i bus straordinari e il ‘trenino del mare’. E sulla problematica – ha aggiunto Fiorilli – sta brillando per la sua totale assenza anche il sindaco Alessandrini che non può pensare di lasciare decidere solo l’assessore al traffico che, evidentemente, dopo aver per anni contestato le scelte del governo di centro-destra, ora non accetterà mai di ammettere il proprio errore passato e di copiare le iniziative della passata amministrazione, sconfessando le proprie scelte precedenti e ammettendo la bontà del nostro operato. Peccato che a pagarne le conseguenze e a caro prezzo sono i cittadini”.