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Parco della Costa teatina, Febbo e Sospiri contestano Mazzocca

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All’assessore regionale all’Ambiente  viene rimproverato il comportamento nei confronti della risoluzione sulla perimetrazione votata nella precedente seduta

L’AQUILA – Durante la seduta odierna del Consiglio regionale, nel corso della discussione sulla risoluzione a firma del Consigliere Monticelli (Variazione al progetto di relazione sulla strategia per la macroregione adriatico-ionica), i Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno fortemente contestato il comportamento dell’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca. Il riferimento è alla risoluzione sulla perimetrazione del Parco della Costa teatina (approvata durante la precedente seduta), che ne chiedeva giustamente la rivisitazione, alla quale però non è stato dato seguito, anzi l’assessore Mazzocca di sua iniziativa ha scritto al Ministero per accelerare l’approvazione della stessa perimetrazione. Febbo ha evidenziato “il modo di fare adottato ormai abitualmente da questo Governo regionale che non dà attuazione ai documenti approvati in Consiglio regionale come già accaduto anche per la risoluzione sulla chiusura dei Punti nascita”. Sospiri rivolgendosi al presidente del Consiglio Di Pangrazio ha invece sottolineato come “a questo punto risulta inutile portare in Aula, discutere e votare le risoluzioni”.

“L’assessore Mazzocca – sottolineano Febbo e Sospiri – si è appellato ad un’altra risoluzione, senza indicare quale, ribadendo la sua autonomia in quanto delegato all’Ambiente. Il suo è un gesto grave perché evidenzia il mancato rispetto dell’Assise e sopratutto un atto di insofferenza tenuto conto che la stessa maggioranza nella precedente seduta aveva votato la risoluzione”.

Lo stesso assessore è stato comunque smentito dal Presidente D’Alfonso che prendendo la parola si è impegnato a intervenire presso il Ministero dell’Ambiente affinché venga rivista la perimetrazione del Parco, perché effettuata con cartografie datate che sovrapposte alle attuali non danno un quadro preciso della realtà esistenze sul territorio, citando alcune lacune come quella dell’inclusione dei territori del porto di Vasto e Ortona, peraltro già indicate dal consigliere Febbo.

“Prendiamo atto – dichiarano Febbo e Sospiri – di questo intervento da parte di D’Alfonso e attendiamo che alle parole seguano i fatti visto che un Parco non può nascere senza il consenso dei territori e quindi dei Sindaci che non sono neanche stati ascoltati dal Commissario De Dominicis, quindi quella perimetrazione è fuori da ogni logica ambientale, territoriale ed economica”.

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