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La rete delle aree protette dell’appennino centrale per la tutela del camoscio appenninico <<Rupicapra pyrenaica ornata>>
LAMA DEI PELIGNI (CH) – Oggi 4 novembre, a Lama dei Peligni, presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale della Majella, verrà presentato il progetto LIFE “Coornata” per la tutela del Camoscio appenninico.
Il progetto, realizzato grazie allo strumento finanziario LIFE+ messo a disposizione dall’Unione Europea, prevede lo sviluppo di una serie di attività finalizzate a migliorare la qualità della gestionedella specie.
Per la prima volta le attività saranno sviluppate in maniera congiunta e condotte in forma coordinata da tutti i parchi dell’Appennino centrale interessati dalla presenza, anche potenziale, della specie, quali il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Regionale Sirente Velino ed il Parco Nazionale della Majella, nella veste di beneficiario coordinatore. Il progetto vede come partner anche Legambiente, che, oltre a far parte della struttura di coordinamento, si occuperà specificamente della comunicazione, delle attività di educazione ambientale e di diffusione del progetto, con il supporto istituzionale delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise ed Umbria.
Nell’ambito delle politiche di salvaguardia delle specie vulnerabili ed a rischio di estinzione sviluppate nel nostro paese, quella di tutela del Camoscio appenninico fin qui realizzata è strettamente legata alle aree protette dell’Appennino centrale, essendo la specie presente esclusivamente all’interno di Parchi Nazionali.
Non a caso i programmi di conservazione della biodiversità fin qui attuati hanno consentito a questo importante mammifero di incrementare in maniera sostanziale la propria consistenza numerica dopo anni di declino.
Malgrado precedenti progetti di conservazione avessero conseguito l’obiettivo di migliorare lo status della specie nell’ecosistema appenninico, permangono ancora diverse minacce in grado di vanificare la salvaguardia del camoscio appenninico sul lungo periodo e, anche per questo, il progetto LIFE “Coornata” può essere considerato – spiega Nicola Cimini, direttore del Parco Nazionale della Majella – per il profilo e la qualità delle iniziative messe in campo dagli Enti Parco e dagli altri soggetti incaricati della gestione del territorio, in questa come nelle passate occasioni, un riferimento nel panorama nazionale ed internazionale.
Le azioni di questo LIFE, primo progetto a comprendere tutto l’areale individuato come idoneo per lo specie, si pongono l’obiettivo di contrastare concretamente le minacce che riguardano il camoscio appenninico anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti gestori e le autorità competenti che ne hanno supportato l’iniziativa – dichiara Antonio Nicoletti, Responsabile Nazionale Aree Protette e Biodiversità Legambiente. Non a caso uno degli strumenti principali previsti dalla strategia coordinata di conservazione, sarà costituito proprio dall’attivazione del Comitato di Coordinamento Permanente per la Conservazione del Camoscio appenninico che rappresenta il consolidamento operativo della pianificazione coordinata voluta, di recente, dal Ministero dell’Ambiente con l’attivazione del tavolo tecnico per il camoscio.