Parco Marino “Costa dei Trabocchi”: ci salverà da Ombrina?

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L‘AQUILA – Lo spettro di Ombrina mare riesumato dal governo Renzi continua a preoccupare  coloro che amano il proprio territorio, vogliono salvaguardare l’ambiente in senso lato e sono convinti che la sostenibilità ambientale passi innanzitutto attraverso scelte energetiche rinnovabili .Ieri è stato fatto un altro passo contro la deriva petrolifera in Mare Adriatico da cui l’Abruzzo vuole difendersi ad ogni costo.Infatti il Consiglio Regionale ha approvato  all’unanimità ,  in seduta straordinaria,  il progetto di legge n.150 sulla istituzione del Parco Naturale Regionale “Costa dei Trabocchi”,promosso  dal Sottosegretario alla Giunta Regionale Mario Mazzocca (Sel) e dal Presidente della Commissione Territorio Pierpaolo Pietrucci (Pd)  e finalizzato a contrastare le trivellazioni dell’Adriatico lungo le  coste abruzzesi.La nuova area protetta sarà compresa tra il confine nord del Comune di San Vito Chietino e il  confine sud del Comune dic per una estensione di  6 miglia  nel tratto di mare prospiciente tali località del litorale frentano.La gestione dell’area protetta è affidata ai suddetti Comuni che potranno avvalersi di associazioni di protezione ambientale, di società cooperative, delle Università e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. All’interno del perimetro del Parco saranno permessi  le attività di pesca e il transito di natanti e piccole imbarcazioni. Si parte per  il 2015 con  un contributo regionale di 50mila euro, contributo che  negli anni successivi  sarà fissato dal Bilancio regionale. La norma entra  in vigore già da oggi.

Riportiamo alcuni commenti che esprimono la soddisfazione, anche se con qualche distinguo e perplessità, per l’approvazione della legge che istituisce il Parco Marino “Costa dei Trabocchi”

Per il capogruppo di  Forza Italia in Regione Abruzzo,Lorenzo  Sospiri ,intervenuto in aula sull’approvazione della legge istitutiva del Parco marino:

“La legge istitutiva del Parco marino anti-Ombrina, così come confezionata dal Governo D’Alfonso, suona come una presa in giro nei confronti dei cittadini, delle Associazioni e delle popolazioni, una legge che andava emendata, seguendo le indicazioni dell’Ufficio legislativo, e che invece sarà sicuramente impugnata dal Governo in quanto incostituzionale. Ma il Pd lo sa e sul Pd ricadrà per intero la responsabilità di Ombrina”
“Oggi comprendo l’imbarazzo del Pd in aula – ha detto il Capogruppo Sospiri – perché ho il sospetto che per questa legge, per come non l’avete emendata, il vostro obiettivo è quello di far ricadere la colpa sul cattivo Renzi che ve la impugnerà. La verità è che se oggi fosse stata in vigore la legge Prestigiacomo, Ombrina non si sarebbe mai fatta. E che la legge è fatta male lo dice l’Ufficio Legislativo che, nel proprio parere, indica le tre cose da fare per blindare quella norma: ovvero, individuare e vincolare un’area protetta per la sua flora e fauna con un provvedimento del Dirigente del settore ambiente; il provvedimento di un membro della giunta che doveva convocare in maniera formale i Comuni interessati e far loro esprimere un parere di merito; infine il terzo imbarazzante punto, ovvero l’adozione da parte della giunta regionale del relativo dispositivo di legge. Tre indicazioni chiare e tutte puntualmente disattese dal Governo D’Alfonso, che pure ha avuto più di un mese di tempo per attivarsi e adeguarsi, al fine di mandare a Roma una norma inoppugnabile, intoccabile. E allora, diciamo la verità ai cittadini: la legge che approviamo oggi, così com’è scritta, bloccherà Ombrina? Io ritengo che non accadrà, piuttosto la legge sarà impugnata e sarà fatta decadere. La legge odierna serve solo al Pd per imputare la responsabilità di Ombrina al cattivo Governo Renzi, ma in realtà il Pd è un partito unico e su di voi ricadrà la responsabilità di Ombrina che ricadrà interamente sulla vostra coscienza”.

Per Sara Marcozzi,Consigliere Regionale M5S  la legge è un “ennesimo passo ,ma la soluzione è la Legge di iniziativa alle Camere del M5S. Lo sappiamo noi,lo sa il Pd e lo sa anche Sel”

“Ribadiamo che questa legge è solo uno dei passi per bloccare Ombrina, non il più efficace e non il più immediato” commenta Sara Marcozzi “ma come M5S abbiamo votato in favore della stessa e fatto pressione agli stessi firmatari della legge per calendarizzare il testo in Consiglio e permetterne la votazione già dalla scorsa seduta. Nulla deve essere intentato” continua Marcozzi “ dunque anche questa legge scritta dai comitati e presentata da Pietrucci e Mazzocca doveva essere approvata. Ma bloccare Ombrina si potrebbe molto più velocemente e concretamente calendarizzando e votando in Parlamento la legge di iniziativa regionale alle Camere presentata dal M5S, che modifica e abroga in parte l’articolo 35 del Decreto Sviluppo, dando un concreto stop ad Ombrina. Questo lo sappiamo noi” incalza la Marcozzi “lo sa il PD e lo sa benissimo anche SEL, ai quali continuiamo a chiedere di fare pressioni ai relativi parlamentari per calendarizzare la legge di iniziativa regionale”.

“Con soddisfazione” conclude la Marcozzi “possiamo dire che il M5S dall’opposizione ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità, anche aiutando la maggioranza negli iter di approvazione di leggi come questa. Ma visto che la battaglia, seppur politica, non può essere combattuta solo nelle aule di Consiglio, insieme a Senatori, Deputati del M5S abbiamo presentato un esposto avanti la Procura della Repubblica di Roma per le numerose anomalie riscontrate durante l’iter di approvazione del progetto Ombrina. A riprova che, a differenza di un PD che non sa imporsi sui colleghi romani, il M5S combatte unito verso il bene del territorio da Roma fino alla costa abruzzese. Di una cosa sono certa – conclude – se avessimo governato noi questa regione e se ci fosse il M5S al Governo del Paese, Ombrina per gli abruzzesi rappresenterebbe già un brutto ricordo”

Febbo e Sospiri: “Una pezza a colori che forse sarà impugnata e non fermerà Ombrina”

 “Una pezza colori che dimostra inesorabilmente come non ci sia, da parte del centrosinistra che governa la Regione, la volontà politica di opporsi a Ombrina. L’unica nota positiva riguarda l’accoglimento delle nostre istanze con la richiesta di sospensione dei lavori dell’Aula per permettere l’approvazione e l’adozione di una Delibera di Giunta che solo in parte mitiga i rischi dell’impugnativa. Ribadiamo che l’unico modo per impedire quel progetto nel nostro mare esisteva e aveva un nome: Decreto Prestigiacomo. Purtroppo il Governo Monti lo ha cancellato con la complicità degli Esecutivi che si sono susseguiti (guidati da Letta e Renzi) che hanno fatto sì che Ombrina oggi tornasse ad esistere. Il vero obiettivo della Legge arrivata oggi in Consiglio è far ricadere le responsabilità sull’attuale premier e segretario del PD”.

E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri a margine dei lavori odierni dell’Assise regionale riunitasi in seduta straordinaria per discutere il progetto di legge per l’istituzione del parco marino regionale “Trabocchi del Chietino”.

Lo stesso Ufficio legislativo regionale ha bocciato il progetto di Legge n.150 firmato Mazzocca, Pietrucci e Monticelli che sarà quasi certamente impugnato dal Governo. La stessa struttura – spiegano Febbo e Sospiri – aveva specificato l’iter da seguire, puntualmente ignorato dalla maggioranza che ne era a conoscenza dal 12 ottobre e avrebbe avuto tutto il tempo per adempiere. La prima fase ha natura prettamente tecnica ed inizia con l’inoltro della proposta al Settore Beni Ambientali e Cultura – Ufficio Parchi e Riserve della Regione, il quale, nei trenta giorni successivi al ricevimento della stessa invia la proposta al Comitato tecnico-scientifico che deve rilasciare il parere obbligatorio in merito; la seconda è costituita dal coinvolgimento delle Province, Comunità Montane e Comuni interessati alla istituzione dell’area protetta, i quali devono essere chiamati in sede di conferenza convocata dal Componente la Giunta regionale ad esprimere sul progetto di istituzione dell’area protetta (non dal Presidente della II Commissione come invece è avvenuto); la terza ed ultima fase prevede l’adozione da parte della Giunta Regionale del relativo disegno di legge. Almeno su questo siamo riusciti a ottenere un risultato positivo sebbene gli esponenti del centrosinistra si fossero impegnati, durante i lavori della Commissione, a redigere una Delibera di Giunta da portare in Aula ma l’annuncio è stato disatteso. Così, nel corso della seduta, abbiamo chiesto e ottenuto di sospendere i lavori per permettere lo svolgimento della Giunta nel corso della quale venisse approvasse la opportuna Delibera.

Solo un punto dei 3 richiesti dall’Ufficio Legislativo è stato accolto e questo potrebbe voler dire incostituzionalità della Legge; Forza Italia ha lavorato affinché si evitasse il rischio dell’impugnativa e l’aver realizzato solo in minima parte quanto richiesto dimostra ancora la debolezza e la vacuità delle dichiarazioni di intenti del Pd abruzzese.Prima ci avevano presentato quella per il Parco della costa teatina come la madre di tutte le battaglie per fermare Ombrina, ma non è successo nulla perché le cartografie sono sballate. Poi il parco marino, idea tutto sommato giusta, ma così come è stato costruito questo progetto di Legge, l’Abruzzo si prepara all’ennesima debacle. C’era tutto il tempo a disposizione per adempiere a tutti i passaggi burocratici così da non subire la probabile umiliazione dell’impugnativa. Quindi – si chiedono Febbo e Sospiri – a cosa serve questa Legge? Bloccherà Ombrina? Probabilmente no e a subirne le conseguenze sarà l’intero Abruzzo. Da D’Alfonso ci saremmo aspettati un atto politico serio, forte, per opporsi alla volontà del Governo Renzi, formalizzata con lo Sblocca Italia o meglio Sblocca trivelle, e per dire no al progetto di Ombrina”.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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