Tra i temi l’obbligo dell’assestamento e salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’approvazione di una regolamentazione dei sentieri
ROCCA DI MEZZO – Prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo del Parco Sirente Velino con la partecipazione dell’Assessore regionale ai Parchi e alle Riserve Emanuele Imprudente. Il neo eletto presidente ha rinunciato all’indennità e destinato le somme al fondo per la tutela e la valorizzazione del territorio.
La sede dell’Ente parco naturale regionale Sirente Velino ha fatto da cornice alla prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo del Parco, dopo anni di commissariamento.
La normativa vigente prevede che il consiglio sia operativo già con 4 componenti, il Presidente Francesco D’Amore e i rappresentanti delle 3 Macro aree: Sabatino Musti, per l’area valle Subequana, Gianfranco Tedeschi, per l’area Marsicana, e Francesco Franceschi, per l’area Altopiano Sirente Velino.
Ha partecipato alla prima seduta l’Assessore con delega ai Parchi e Riserve Emanuele Imprudente, come previsto dallo Statuto vigente.
All’ordine del giorno numerose questioni importanti che necessitano inderogabilmente di una governance strutturata e funzionale, tra cui l’obbligo dell’assestamento e salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’approvazione di una nuova regolamentazione della rete sentieristica, con addendum sulle Gole di Aielli-Celano, condivisa e concertata con il collegio delle Guide alpine-Accompagnatori di media montagna regionali, con il CAI, con il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo e con i Comuni e ASBUC territorialmente competenti.
Il neo presidente, Francesco D’Amore, ha rinunciato all’indennità di carica, destinando i fondi risparmiati ad attività di tutela e valorizzazione del territorio.
Alla completa strutturazione del Consiglio direttivo manca la nomina dei tre componenti a carico del Consiglio regionale d’Abruzzo.
“Nonostante tutte le strumentalizzazioni mediatiche di questi giorni” ha spiegato l’Assessore Imprudente “non posso fare altro che rimarcare quanto la coesione territoriale, l’unità dei comuni del parco e delle amministrazioni, sia di centro sinistra che di centro destra, sia stato uno dei motivi che mi ha convinto, in perfetta sintonia con la maggioranza, a portare avanti questo progetto di riforma del Parco Sirente Velino. Riguardo l’impugnativa di alcuni commi della legge, si vedrà nelle sedi opportune e non certo sui social media. Quello che posso assicurare è che ci sarà un’attenta vigilanza da parte mia affinché l’Ente viaggi nella direzione voluta, che è quella del rilancio del Parco, della vicinanza al territorio, della promozione e valorizzazione che si compenetra con la risoluzione dei problemi delle collettività. Sono certo che le persone chiamate a gestire il processo abbiano le competenze, le professionalità, la volontà e l’energia per fare bene e questo verrà giudicato alla fine del mandato, ma posso dire con assoluta convinzione che le premesse sono ottime e visibili da tutti. Qui non si parla di poltrone, come qualcuno asserisce, ma di rispondere a problemi reali e sostanziali. Ho appreso che oggi pomeriggio vicino a Fontavignone c’è stato un incidente tra una moto e un capriolo e il problema della gestione della fauna selvatica infatti ne è un esempio calzante.”
Chiaramente il Parco e i siti Natura 2000 di cui è, e rimane, Ente gestore ha come mission la protezione e salvaguardia di habitat e specie e certo le cose non cambieranno e resterà un caposaldo delle attività per il futuro in collaborazione con la Regione, con le altre aree protette, con il MiTE e con la Commissione Europea.