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Parco scientifico e tecnologico d’Abruzzo, assolto D’Orazio

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L’avvocato, assolto  dalla Corte Centrale dei Conti da ogni responsabilità sulla vicenda della grande incompiuta,sottolinea:” Nessuna ombra dopo trent’anni di attività pubblica”

PINETO (TE) – Con sentenza comunicata in data odierna, la Corte Centrale dei Conti ha assolto con formula piena l’avv. Benigno D’Orazio da ogni responsabilità in merito alla vicenda Parco Scientifico e Tecnologico; ha altresì liquidato in suo favore le spese di giudizio, ammontanti a euro 4.000,00.
Si tratta di una vittoria su tutta la linea, in quanto è stata riconosciuta l’assoluta estraneità dell’avvocato rispetto ai fatti contestati, ovvero aver procurato un danno erariale alle casse regionali di 158.000,00 euro, danno per il quale, invece, non ha alcuna responsabilità.

Si conclude nel modo migliore, con una sentenza che non lascia adito ad alcun dubbio, una vicenda che ingiustamente gettava ombre sulla mia onorabilità. Giustizia è fatta”- commenta D’Orazio.
Della vicenda Parco Scientifico si è occupata sin dal 2011 sia la magistratura penale che quella contabile, evidenziando una serie di attività illecite. Il tutto con ampio risalto di cronaca soprattutto in merito alla posizione del D’Orazio, già Presidente del Parco. Con la sentenza odierna lo stesso D’Orazio viene completamente scagionato, come peraltro segnalato anche dalla Guardia di Finanza che aveva svolto le indagini.

Sin dal 1988 l’avvocato ha ricoperto vari incarichi pubblici (Assessore Comunale, Pretore Onorario, Amministratore Straordinario della USL di Lanciano, Consigliere Regionale, Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo, Presidente del Parco Marino Torre del Cerrano) senza che nulla lo abbia sfiorato sia a livello penale che a livello contabile. “E’ un fatto inequivocabile che attesta la mia onestà e la mia correttezza di pubblico amministratore. Un fatto di cui vado orgogliosamente fiero”-conclude D’Orazio.
L’Avvocato infine rivolge un pubblico ringraziamento ai colleghi Pietro Referza e Antonio Bianchi che lo hanno assistito in questa pluriennale battaglia legale.

 

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