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Parità di genere nello sport, il commento della Brandiferri

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TERAMO – La questione del passaggio dello sport femminile nell’ambito del professionismo si protrae da tanto tempo. Siamo arrivati al punto di non ritorno e occorre che tutte le Istituzioni facciano la loro parte al fine di garantire la piena uguaglianza e la pari dignità tra uomini e donne anche nel mondo dello Sport.

“Mi sono sempre interessata – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri – della problematica relativa all’equiparazione dello sport femminile a quello maschile. Alla campagna di sensibilizzazione da me promossa “Nel lavoro donne libere dalla violenza” hanno aderito anche la Pescara calcio femminile e le responsabili tecniche dell’ASD Lions Handball, squadra di pallamano giovanile di Teramo, e, quando ho incontrato le ragazze delle squadre, ho manifestato la mia disponibilità per ogni iniziativa tesa a sostenere e favorire il professionismo nello sport femminile, che deve estendersi a tutte le discipline, non solo al calcio.

Un primo passo in avanti per avvicinare sempre di più lo sport femminile al professionismo è stato compiuto con un emendamento alla manovra di bilancio, che ha previsto un esonero contributivo al 100% per 3 anni per le società sportive, che a loro volta stipulano con le proprie atlete veri e propri contratti di lavoro. A ciò va aggiunto che il Testo Unico sulla riforma dello Sport tra gli obiettivi prevede quello di “promuovere la pari opportunità delle donne nell’accesso e nella partecipazione all’attività sportiva a tutti i livelli e alla prestazione di lavoro sportivo tanto nel settore professionistico che in quello dilettantistico”. Non solo, la riforma prevede anche l’impegno del CONI “a promuovere la parità di genere nell’accesso alla pratica sportiva a tutti i livelli… tenendo conto del codice delle Pari Opportunità e con espresso riferimento alla necessitò di conciliare l’attività sportiva con la maternità”.

Proprio giorni fa il Ministro dello Sport Spadafora ha assicurato che a gennaio 2021 il professionismo dello sport femminile sarà legge. Potrebbe essere una svolta importante che rivoluzionerebbe il mondo dello sport anche se conosciamo tutti i tempi e gli imprevisti della politica. Ad ogni modo in un momento così difficile e confuso per lo sport in generale si comincia ad intravedere una piccola speranza”.

“Auspico – conclude la Consigliera Brandiferri – che il processo di equiparazione delle donne agli uomini si perfezioni al più presto anche nello sport, visto che ad oggi in questo settore le donne in Italia subiscono una palese disparità di trattamento anche a livello retributivo”.

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