MONTESILVANO (PE) – L’assessore alla refezione scolastica del comune di Montesilvano, Maria Rosaria Parlione, interviene sulla questione mense. Questo il suo commento:
«La commissione sul pagamento dei buoni pasto non è di certo una novità. Anche negli anni passati, quando cioè vigeva ancora il sistema dei blocchetti cartacei, veniva pagato 1 euro di aggio. Gli importi della commissione sulle ricariche fino a 40 euro, confermano quelli previsti anche negli anni passati sull’acquisto dei blocchetti cartacei contenenti 10 o 20 buoni pasto. La digitalizzazione del sistema consentirà al Comune, alla Cir Food che gestisce il servizio di refezione scolastica, ma soprattutto ai genitori di tenere sotto controllo la situazione dei pasti consumati dai propri figli. Ricordiamo infatti, che grazie alla informatizzazione, i genitori verranno allertati direttamente sui loro cellulari circa l’esaurimento delle ricariche effettuate. L’importo della commissione non rappresenta di certo un ulteriore introito per il Comune, ma il costo che giustamente deve essere versato agli esercenti, dove è possibile effettuare le ricariche dei Codici Pan. Così come effettuare il pagamento presso gli uffici postali impone il pagamento della commissione legata ai bollettini. Siamo consapevoli che le novità faticano sempre ad essere digerite, tuttavia ci spiace constatare la volontà di strumentalizzare ogni singola scelta, persino quelle che in realtà confermano pratiche ben consolidate. Tanto più che il servizio di refezione scolastica offerto è di qualità elevata, con cibi biologici, e prodotti a km 0, ad un costo perfettamente in linea e in taluni casi vantaggioso rispetto ai Comuni limitrofi».
L’assessore raffronta infatti le nuove tariffe adottate dal Comune di Montesilvano con quelle delle vicine Pescara, Spoltore, Città Sant’Angelo e Francavilla al Mare.
«Le tariffe, a fronte di un costo a carico dell’Ente di 6,22 € a pasto, per Montesilvano variano da un minimo di 2,50 euro a pasto ad un massimo di 4,90 € secondo un’articolazione di 5 fasce di reddito comprese tra 10.000 e 20.000 euro, garantendo così i principi di equità sociale. A Spoltore le fasce sono 6 che vanno da un minimo di 3,00 € a pasto ad un massimo di 5 euro. A Francavilla al mare, le tariffe sono differenziate partendo da 2,20 a pasto fino ad arrivare a 4.80 per i redditi superiori a 20.000 €. Nella vicina Pescara le variazioni sono due: oltre 4 euro per redditi superiori a 10.600 euro, circa 2 euro per i redditi compresi tra i 6.000 euro e i 10.600. Infine a Città Sant’Angelo il costo è unico per tutti. Ossia 4 euro. Anche il sistema digitalizzato caratterizza quasi tutti questi Comuni, a dimostrazione che anche Montesilvano ha scelto di adeguarsi ai tempi».
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