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Parte il cantiere del Ponte Nuovo a Pescara

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PESCARA – Questa mattina è stato aperto ufficialmente a Pescara il cantiere del Ponte Nuovo ,un’opera da 13milioni 100mila euro, una struttura  solida e duratura, ma soprattutto utile alla città, che collegherà la parte nord della stessa, via Gran Sasso, con la parte sud, in via Lago di Campotosto, un Ponte carrabile-ciclo-pedonale, con struttura strallata e alimentato da pannelli fotovoltaici. I lavori dovrebbero durare diciannove mesi. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha indetto una  conferenza stampa  per celebrare l’apertura di tale  cantiere  e scoprire il maxi-rendering posizionato all’ingresso dell’area di intervento, esattamente all’incrocio tra via Gran Sasso e via Valle Roveto, presso l’ex Liberatoscioli. Presenti alcuni dei componenti del gruppo di maggioranza, tra cui gli assessori Berardino Fiorilli, Marcello Antonelli, Isabella Del Trecco, e Antonio D’Intino, il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i consiglieri comunali Armando Foschi, Vincenzo Berghella, Vincenzo D’Incecco, Alessio Di Pasquale, e il Presidente della Circoscrizione Colli-Villa Fabio Mauro Renzetti. E presente anche Don Francesco Santuccione, abate generale e parroco della Cattedrale San Cetteo, per la benedizione del cantiere e il Responsabile del progetto Giuliano Rossi.
“Tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto – ha detto il sindaco Albore Mascia – che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Tale consapevolezza ha determinato l’avvio di riflessioni, politiche e amministrative, e soprattutto la ricerca dei finanziamenti necessari. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, come dicevo, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera in dirittura d’arrivo, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas. Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara, come ricorderete, è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Nel frattempo però sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto anche di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. A quel punto siamo ripartiti con un nuovo progetto e con nuove procedure espropriative che sono state ‘osservate’ dai privati interessati; nel novembre 2012 i nostri uffici hanno controdedotto tutte le osservazioni rigettandole, e accogliendone una sola, inerente la realizzazione di una rampa di accesso dinanzi alla ditta Generalmarmi per non precludere l’ingresso dei mezzi privati che comunque dobbiamo garantire. Nel gennaio 2013 è partita la nuova gara d’appalto integrato, ossia abbiamo posto in gara il progetto definitivo prevedendo che l’aggiudicatario provvedesse alla redazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dell’opera. Il costo complessivo dell’opera – ha ancora ripercorso il sindaco Albore Mascia – ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. L’importo totale dell’appalto ammonta a 10milioni 159mila 306,52 euro di cui 9milioni 843mila 255,52 per i lavori e 316mila 51 euro per la progettazione esecutiva. E l’opera è stata aggiudicata all’impresa Di Vincenzo per circa 8milioni 40mila 297.59 euro, con un ribasso a base d’asta pari a 1milione 802mila 957,93 euro. Oggi si parte: ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – oggi il nostro Ponte Nuovo comincia a prendere forma. Ricordo brevemente le caratteristiche tecniche dell’opera progettata dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso, dove ci troviamo oggi: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, progettato da Enzo Siviero, sarà strallato, di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura. La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Cosa succede ora: l’impresa inizierà la prima fase, quella dei sondaggi propedeutici alla individuazione dei punti in cui dovranno sorgere le basi del ponte. Quindi inizieranno gli scavi, e contestualmente l’impresa porterà avanti la progettazione esecutiva, per la quale abbiamo previsto 90 giorni in tutto, e i 480 giorni per la realizzazione del ponte, ossia tra 19 mesi, per fine 2015, insieme attraverseremo la nuova struttura di cui avremo dotato Pescara, una struttura bella, solida e utile alla città”.

“Nel 2009 l’opera era irrealizzabile – ha ricordato il consigliere regionale Sospiri – perché mancava un tassello fondamentale, ossia il potenziamento degli argini del fiume, opera obbligatoria per proteggere la città dalla piena bicentenaria. Abbiamo dovuto riprendere l’iter da zero, progettare i nuovi argini, con un investimento di 3milioni 600mila euro, e abbiamo ideato un’opera di respiro europeo che permetterà ai cittadini di partire da Roma centro, arrivare a Pescara centro attraverso via Gran Sasso-via De Gasperi-aree di risulta, trovando subito parcheggio”.

Subito dopo l’Abate Don Francesco Santuccione ha impartito la benedizione e il sindaco Albore Mascia ha formalmente scoperto il rendering dell’opera.

 

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