Pasquale Fanà era nato a Città Sant’Angelo, C.da Maddalena, il 6 gennaio del 1882 da Pietropaolo e Maria Rosa Franciotti entrambi contadini. A ventidue anni decise di emigrare per gli Stati Uniti. Giunse ad Ellis Island, a bordo della “La Touraine, il 28 maggio del 1904.
Si stabilì a Bellaire in Ohio. Nel 1911 tornò in Italia per sposare la compaesana Donnina Carota. Ma qualche mese dopo il matrimonio, celebrato il 29 agosto del 1912, ripartì per l’America. Il nostro Paese non gli offriva null’altro che umiliazioni.
Arrivò nella piccola cittadina di Benwood , poco più che un villaggio di minatori, nel 1922. Nel 1907 a Monongah, a pochi chilometri da li, si era verificata una delle più grandi tragedie minerarie. Il durissimo lavoro della Miniera consentì a Fanà di sollevare il livello di vita della sua famiglia.
Ci furono interrogazioni, denunce ed indagini. Da quest’ultime emersero, inizialmente, tutte le responsabilità della proprietà. Successivamente, come sempre, si tentò di accreditare la tesi della “fatalità”.
Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”.
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