Il Coordinamento Tu.Vi.Va. ha organizzato l’iniziativa per interrogarsi meglio sul futuro della Costa dei Trabocchi per il 19 settembre
ORTONA – Domenica 19 settembre, dalle ore 9 alle 13, lungo la Via Verde, l’ex tracciato ferroviario che è diventato negli ultimi anni un esempio di riqualificazione urbana, si terrà una passeggiata informativa per meglio interrogarsi sul futuro della Costa dei Trabocchi. Ci si muoverà a piedi e/o in bici, insieme a esperti e attivisti per conoscere la storia e le opportunità di un territorio bellissimo e fragile, che ha bisogno di essere tutelato. Sono previste poi una serie di fermate, fino ad arrivare tutti insieme a Marina Di San Vito.
“Il nuovo Piano Regolatore di Ortona, che prevede tonnellate di cemento sparse nel territorio e attorno alle due riserve naturali di Ripari di Giobbe e Acquabella, sembra provenire direttamente dagli anni ‘50 del secolo scorso. Come se intanto il cambiamento climatico non fosse già un problema con cui fare i conti, mentre l’Ispra da tempo invita le amministrazioni a sostenere il consumo di suolo zero, riqualificando il patrimonio urbanistico esistente”: così Maura Peca, ingegnere ambientale e attivista del Coordinamento TU Vi.VA, commenta il PGR teatino, ormai alle fasi finali.
Il programma:
ore 9: Raduno presso la stazione di Ortona e introduzione a cura di Tu Vi.VA
ore 10: presso l’Acquabella (subito dopo la galleria verso San Vito)
Incontro con:
– il geologo Luigi Carabba – Aspetti ed evoluzione della falesia costiera rapportati alla realizzazione della pista ciclopedonale presso ingresso della galleria prima dell’Acquabella;
– l’architetto Pierluigi Vinciguerra, presidente Italia Nostra Lanciano – tutela e conservazione come risorsa identitaria dei valori paesaggistici Borgo Acquabella;
– il professore Piero Caruso della San Giorgio Scuola Eduform e la professoressa Barbara Pambianchi della Compagnia Acquabella – testimonianza di una tradizione culturale di un insediamento umano scomparso presso il borgo dell’Acquabella
ore 12-12.30: presso sito archeologico di San Vito Chietino
Incontro con:
– il sindaco di San Vito Chietino Emiliano Bozzelli – In che modo un’amministrazione può provare a fermare il consumo di suolo
“In una città come Ortona, già ricca di contrade e frazioni separate dal centro storico che da tempo subiscono l’assenza dei servizi più elementari, non si può tornare a proporre nuove costruzioni sparse lungo il territorio – aggiunge Silvia Ferrante, presidente del Centro di Documentazione Conflitti Ambientali d’Abruzzo – Serve invece puntare sulla rinascita del centro storico e sulla tutela della costa e delle riserve naturali, anche in ottica di un turismo sostenibile, l’unico turismo auspicabile. L’idea che questa amministrazione prevede è invece una sorta di “divertificio”, con discoteche e hotel e nuovi lidi (dunque altre spiagge sottratte alla libera fruizione). Noi continueremo a opporci a visioni del genere, specie perché non tengono conto delle istanze e dei bisogni della popolazione”.