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“Passione angolana” ovvero gli aspetti inediti della storia di Città Sant’Angelo

da Redazione

PassioneAngolana-212x300In libreria il  testo di Lorenzo Valloreja che  ricostruisce la storia angolana a partire da documenti recuperati dall’ archivio capitolare di Città Sant’Angelo e dagli archivi di stato di Pescara, Napoli e Teramo

CITTÁ SANT’ANGELO (PE) – E’ in libreria Passione Angolana di Lorenzo Valloreja (Ianieri edizioni, 258 pagine), “storia inedita di lotte ed intrighi per la sopravvivenza ed il potere a Città Sant’Angelo, in Abruzzo Ulteriore, tra il XIII ed il XIX secolo”. Pubblicato su impulso dell’amministrazione comunale di Città Sant’Angelo con il sostegno della BCC di Cappelle sul Tavo, il libro ricostruisce la storia angolana a partire da documenti recuperati dall’ archivio capitolare di Città Sant’Angelo e dagli archivi di stato di Pescara, Napoli e Teramo: dall’Universitas di Città Sant’Angelo alla rivalità con Atri, dall’istituzione della Collegiata ai moti carbonari del 1814. Arricchisce “Passione Angolana” anche una prefazione di Marco Patricelli.

“Lo scopo precipuo di questo testo” scrive Valloreja nelle prime pagine “è quello di far comprendere al grande pubblico che la storia di Città Sant’Angelo non è fine a sé stessa, essa rappresenta senz’altro un piccolissimo tassello di una ben più importante realtà che fu prima Vicereame e poi Regno di Napoli, ma appunto perché tassello non è altro che una vera e propria “biopsia” storica effettuata sul tessuto meridionale attraverso la quale ho potuto verificare lo “stato di salute” di questa nostra parte d’Italia. Ciò che era valido per Città Sant’Angelo lo era senz’altro anche per gli altri centri dell’Abruzzo così come per ogni altro medio centro lontano dalla capitale partenopea”. Cuore del testo è la storia dell’elevazione a rango di Collegiata della Chiesa di San Michele Arcangelo, il simbolo identitario di tutta la comunità angolana. Il libro però dimostra come le fondamenta di questo simbolo siano un falso storico: “l’aver rivelato che alcune basi della conoscenza non sono genuine”, ricorda Patricelli nella prefazione “non significa sminuirne la portata, ma al contrario si attribuisce a esse un valore diverso e non necessariamente corroso”.

Valloreja, membro dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, ricostruisce con cura ogni passaggio attraverso documenti che vengono indicati nella ricca appendice, arricchita da fotografie a colori, grafici e statistiche sull’evoluzione demografica, sociale ed economica di Città Sant’Angelo.

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