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Pastore e Sospiri su determinazioni per la città

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Il Senatore Pdl Andrea Pastore e  il capogruppo Pdl Sospiri  in  conferenza stampa hanno illustrato le priorità di governo della città

PESCARA – Il senatore Andrea Pastore, coordinatore cittadino del Pdl, e Lorenzo Sospiri, coordinatore provinciale Pdl, nel corso della conferenza stampa convocata  ieri , hanno illustrato le priorità di governo della città , fissate  dal Direttivo esecutivo del Comitato del Pdl, riunitosi nella giornata di sabato scorso . Presenti anche i consiglieri comunali Renato Ranieri e Massimo Pastore. Aree di risulta, parcheggi, dragaggio e Palazzi della Regione Abruzzo a Pescara: sono le grandi sfide che il Popolo della Libertà ha rilanciato nel corso dell’ultimo vertice del Comitato esecutivo fissando punti fermi, paletti ben precisi e tempi chiari. E poi il tema dei rifiuti, e del ripascimento mancato a causa dell’avvio di un procedimento sul quale, una volta concluse le indagini, non  si esclude  la possibilità di presentare una denuncia per procurato allarme.Ha ricordato il senatore Pastore:

su alcune tematiche riteniamo opportuno che anche i partiti facciano sentire la propria voce per condividere scelte che non sono certamente frutto di estemporaneità, ma piuttosto di vertici e riunioni continue. Sabato scorso abbiamo affrontato il tema dei rapporti tra Pescara e la Regione Abruzzo, ribadendo che, al di fuori di ogni ottica di campanile, è evidente come Pescara sia, per ragioni geografiche, ambientali e storiche, Polo d’attrazione di interessi. Pescara non ha mai chiesto alla Regione interventi clientelari, ma ora richiede interventi che riguardano la sua vocazione commerciale e infrastrutturale, interventi che avranno ricadute positive su tutta la regione. E fra queste scelte ci sono i nuovi Palazzi della Regione sui quali la giunta regionale si è espressa con una delibera, lo scorso 4 luglio, avviando la ‘locazione di funzione dell’acquisto’, ossia la ricerca attraverso un bando che si chiuderà il 28 ottobre, di una sede a sud-ovest della città, alle spalle del complesso De Cecco.

Poi l’esigenza del dragaggio su cui il Presidente Testa sta lavorando bene. Ma sabato abbiamo affrontato anche il tema dei rifiuti e del termovalorizzatore: con il presidente Chiodi abbiamo manifestato la necessità di creare impianti tesi a ridurre il passaggio in discarica. E in tal senso giudichiamo paradossale la posizione della sinistra e del Pd che in cuor suo sono favorevoli, ma poi si accodano a chi fa estremismi, ossia a Rifondazione comunista. Poi ancora il Piano particolareggiato 2, con la delibera di indirizzo ferma in Consiglio comunale e in tal senso non comprendiamo chi si oppone a tale atto che affida al Comune, ossia al pubblico, il potere di decidere la futura destinazione delle aree. E sabato si è parlato soprattutto delle aree di risulta, e nel merito non abbiamo mai detto nulla di diverso rispetto a quanto previsto nel programma elettorale. Scaduto il vincolo stringente imposto dalle ferrovie, in realtà avremo una libertà di scelta maggiore rispetto a quanto eravamo in grado di fare pochi mesi fa. La vocazione dell’area resta comunque quella indicata e sabato abbiamo individuato il percorso. Credo non si possano fare interventi estemporanei, noi dobbiamo avere uno sguardo complessivo sulle aree di risulta e sulle aree vicine, come corso Vittorio Emanuele, redigendo un progetto di massima, per poi stralciare interventi che magari si potranno fare prima di altri. E credo che la superficie potrà ospitare anche dei silos a parcheggi poco impattanti e personalmente vedo con favore anche un albergo organizzato come Centro congressi che attirerebbe un’importante fetta del turismo. Per quanto riguarda l’impiego dei militari per il controllo del territorio nelle aree a rischio, siamo assolutamente favorevoli perché purtroppo anche a Pescara ci sono aree da monitorare ed evidentemente la disponibilità di pattuglie di militari, già utilizzate a Milano, è un’occasione da non lasciarsi scappare. Infine il ripascimento: quando la vicenda sarà arrivata a conclusione, se quel materiale dragato risultasse alla fine non inquinato, propongo di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per ‘procurato allarme’ perché tali vicende non nascono dal nulla, sono arrivati degli avvisi di garanzia che ci hanno imposto il fermo lavori e che hanno costretto il Comune a spendere 200mila euro per la rimozione della sabbia come rifiuto. Tali paletti erano necessari per dare il giusto sostegno a chi sta lavorando per la città.

Ha aggiunto il coordinatore provinciale Sospiri:

per il dragaggio l’assessore Morra la scorsa settimana ha assegnato 2milioni e mezzo di euro grazie alla legge che ho portato in Consiglio e saranno più che sufficienti per eseguire l’escavazione dei fondali. Stiamo aspettando le ultime caratterizzazioni dell’Arta per la fossa a mare: l’obiettivo è quello di arrivare al termine della stagione balneare, intorno alla terza settimana di settembre, e dragare centinaia di migliaia di metri cubi.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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