MONTESILVANO (PE) – Riceviamo e pubblichiamo la notadi Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio del Gruppo consiliare PD Montesilvano:
“Grave la situazione che si sta verificando nell’Azienda Speciale per i servizi sociali, con i recenti licenziamenti per inabilità di due dipendenti con esperienza e che per anni hanno prestato servizio presso l’ente. In netta controtendenza con tutti gli enti pubblici in penuria di personale, in questo caso anziché esperire preventivamente la via del ricollocamento del personale nell’organico della stessa anche con una qualifica inferiore come stabilito dalla legge, si è preferito ricorrere al licenziamento. Tra l’altro nulla vieta nel trasferimento forzoso anche la possibilità di ricoprire nuove mansioni alla luce di una opportuno aggiornamento formativo. Tuttavia vorremmo meglio approfondire la situazione dell’azienda, se è in situazioni di esubero e in funzione di quali criteri e di quale pianta organica e come mai le modalità di ricollocazione applicate con altra discrezionalità in un recente passato non sono state contemplate in questo caso? Piuttosto che ricorrere al licenziamento dei soggetti più deboli con danni alla persona e alla sua dignità, sarebbe stato auspicabile un ricollocamento funzionale nei diversi servizi erogati dall’ente.
A tal riguardo, dopo anni e vicende di malgoverno, malcostume e clientela, sarebbe opportuno che il Sindaco sottoponesse al Consiglio e alla conoscenza della cittadinanza una relazione tecnica sull’organizzazione, l’efficacia e la produttività dell’Azienda: qual è il costo unitario di ciascun servizio? Attraverso quanti dipendenti e con quale monte ore viene erogato? Con quali strumenti si può monitorare la qualità del servizio?
Inoltre, posto che la governance interna dell’Azienda attribuisce statutariamente molti poteri al Direttore, oltre che un lauto compenso, valutare quali risultati raggiunti, qualità dei servizi erogati in funzione della mission aziendale.
E’ evidente che proseguendo di questo passo in assoluta autonomia, con un CdA concepito contravvenendo il criterio di trasparenza e i diritti di rappresentanza delle maggioranze e minoranze e delle quote di genere, con una composizione del tutto priva di equilibrio, situazioni simili potrebbero diventare prassi.
A tal riguardo il nostro gruppo consiliare ha presentato un’interrogazione per avere chiarimenti sulla vicenda.”
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