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PD Montesilvano su Farmacia Comunale

da Redazione

MONTESILVANO (PE) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Romina Di Costanzo,  Segretario del Partito Democratico di Montesilvano:  “Fermo restando la nostra contrarietà all’operazione di affidamento in gestione della farmacia comunale, un patrimonio del centro-sinistra, realizzato per dare supporto economico ai servizi sociali erogati dall’azienda speciale, restiamo basiti di fronte alle modalità con cui l’Amministrazione persevera nell’abdicare alla sua gestione.
Ad un anno dal suo insediamento essa avrebbe dovuto verificare concretamente le cause delle perdite e, a fronte delle stesse, approntare soluzioni adeguate al suo risanamento. Diversamente l’unica strada che è stata percorsa va esattamente nel verso contrario, in quanto è evidente che la scelta di darla in gestione ad un privato presuppone la perdita della sua funzione pubblica e avvia un percorso spinto di privatizzazione di tutti i servizi a rilevanza pubblica.
Solo dopo aver tentato di risanare la situazione, mettendo in atto delle valide strategie di miglioramento logistico, organizzativo e gestionale, qualora ce ne fossero state le condizioni, si poteva pensare ad un’alternativa e, in quest’ambito, alla gestione al privato. Invece, in nome del risanamento delle casse comunali, l’Amministrazione ha decretato la via della concessione al privato di un asset strategico per l’ente, che potrebbe invece costituire una consistente fonte di redditività, oltre che importante erogazione di un servizio sanitario.
Diversamente la strada delle alternative non è stato affatto percorsa; addirittura si è fatto di tutto per svuotare la farmacia in termini di efficienza e funzionalità, in quanto come imposto dal DLgs 153/09 una ravvisata passività pregiudica la possibilità di erogazione di servizi aggiuntivi.
Si naviga talmente a vista, che prima si è pensato ad un bando pubblico di affidamento in gestione, poi una volta andato deserto, al riannunciare la riapertura di un altro bando, e intanto procedere con una trattativa privata, con la presentazione di una fideiussione e la pubblicizzazione del provvedimento di affidamento come raggiungimento di un importante obiettivo, per sospenderla temporaneamente per l’arrivo di un’altra manifestazione di interesse. Siamo di fronte ad un atteggiamento di dilettantismo assoluto con prevedibili e legittimi ricorsi del privato, un operato pasticciato che sottende chiaramente la carenza di una linea d’azione, se non quella di voler a tutti i costi privatizzare un servizio arroccandosi impropriamente dietro la necessità dell’ente di fare cassa.
Per di più nella stessa Amministrazione, stranamente si adottano due pesi e due misure. Da una parte si dice che la farmacia è in perdita, non ci sono soluzioni e la si dà in gestione ad un privato, mentre il Palacongressi, anch’esso patrimonio del percorso storico del nostro partito, progettato in un fortunato e unico paradigma di ricettività alberghiera e collegamento autostradale, la cui gestione è sicuramente più complessa rispetto a quella di una farmacia viene affidata in modalità impiegatizia al Comune.
Pur di far cassa si sta svendendo, senza cercare soluzioni di prospettiva, tutto il bene comune della città, frutto della lungimiranza del centro-sinistra.”

 

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