Riceviamo e pubblichiamo la nota di Romina Di Costanzo, Segretario Partito Democratico di Montesilvano, Gruppo Dirigente e Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Montesilvano
MONTESILVANO (PE) – “Inizia un percorso nuovo per il Partito Democratico, attraverso l’adozione di un metodo di lavoro condiviso e partecipato che vede impegnato il gruppo consiliare e il gruppo dirigente del partito nell’affrontare temi non solo di carattere politico ma anche amministrativo, per elaborare strategie alternative al vuoto di governo dell’amministrazione Maragno. In settimana, al 4° piano del Palazzo di Città, ha avuto luogo il primo di un ciclo di incontri, che si terranno in maniera periodica, in preparazione dei consiglio comunali. Temi affrontati: il bando di affidamento in concessione della farmacia comunale e la scuola civica di musica. L’amministrazione ha ritenuto di rivedere l’attuale modalità di gestione della farmacia comunale, che come ribadito dal Consiglio di Stato costituiscono esercizio diretto di un servizio pubblico, trattandosi di attività rivolta a fini sociali (l’art. 23 bis del D.L. 112/2008 esclude il settore delle farmacie dalla normativa dei servizi pubblici locali a rilevanza economica). Una mossa che rimarca l’azione sempre più spinta di privatizzazione dei servizi legati all’azienda speciale.
La gestione delle farmacie comunali da parte degli enti locali è collocata come modalità gestoria “in nome e per conto” del SSN, come tale non riconducibile né all’ambito dei servizi di interesse generale nella definizione comunitaria, né alla disciplina sui servizi pubblici locali secondo l’ordinamento italiano; piuttosto deve ritenersi che l’attività di gestione delle farmacie comunali costituisca esercizio diretto di un servizio pubblico, trattandosi di un’attività rivolta a fini sociali (ai sensi dell’art. 112 d.lgs. n. 267/2000).
E’ evidente che la scelta di darla in gestione ad un privato presuppone la perdita di funzione pubblica della stessa avviando un percorso spinto di privatizzazione dei servizi a rilevanza pubblica. Scelta ravvisata già nella carenza dell’offerta tecnica del bando, che non contempla tra le proposte di gestione considerazioni di servizi aggiuntivi al cittadino (quali ad esempio rilevazione gratuita della pressione arteriosa, fornitura di farmaci con sconto pari o superiore a quello minimo vigente per legge per i medicinali concedibili e non concedibili SSN, svolgimento a titolo gratuito di test di autoanalisi di alcuni parametri, la divulgazione presso la clientela di pieghevoli che diffondano l’educazione sanitaria ed in particolare la conoscenza del farmaco generico, la previsione di incontri ed iniziative di educazione sanitaria, l’attivazione presso la farmacia delle prestazioni professionali infermieristiche di cui al D.M. 16 dicembre 2010). Stranamente gli unici servizi integrati in cui sarà impegnato il concessionario sono relativi all’ADI e consegna dei farmaci a domicilio, con il coinvolgimento in via prioritaria dell’Azienda speciale.
Pur consci delle gravi situazioni economiche-finanziarie che caratterizzano oggi gli enti locali, questa scelta rimarca la miopia e l’assenza di strategia dell’attuale Amministrazione.
La farmacia, patrimonio del PD, fu realizzata per dare supporto economico all’azienda speciale, che, in quanto ente erogatore di servizi sociali per la collettività, costituisce un elemento di spesa importante per il Comune.
Tuttavia una buona pratica di governo deve essere volta non a distruggere e tagliare servizi senza fare strategia, ma a far in modo che si producano utili affinché si possano mantenere i servizi alla collettività.
E’ ovvio che la collocazione infelice della farmacia, al di fuori di circuiti sanitari e medici, ha determinato una sofferenza economica rispetto agli altri esercizi. La nostra idea era dunque quella di consentire, come tra l’altro il bando contempla invece per il privato, la possibilità di una riallocazione a ridosso o – eventualmente . internamente al DSB, un soggetto che eroga annualmente più di 18.150 prestazioni e dunque che avrebbe consentito di introitare risorse importanti, oltre che a mettere a disposizione un ulteriore servizio agli utenti. Inoltre siccome l’area, con l’aumento demografico, avrebbe potuto accogliere un’ulteriore farmacia, quella attuale poteva essere messa a bando ad un privato realizzando un ulteriore utile. Con questa scelta invece verranno a farne le spese i servizi erogati dall’azienda speciale.
Anche la scuola la scuola civica di musica, una realtà voluta dalle amministrazioni di centro-sinistra, che con lungimiranza vollero dotare la città di un servizio importante per le famiglie offrendo formazione musicale con selezionati maestri, affermati concertisti, oggi oltre ad avere subito un taglio di diverse migliaia di euro di trasferimenti, ravvisa una situazione di indeterminazione, immobilismo e precarietà inaccettabili. Diversamente dagli anni passati, in cui le iscrizioni all’anno accademico si riaprivano il primo settembre e il primo ottobre prendevano il via le lezioni, ad oggi siamo già a metà mese e tutto tace.
Indeterminazione anche per il personale impiegatizio, che avendo il contratto scaduto sta a casa e non sa quando e in quale modalità riprenderà a lavorare, se tramite agenzia interinale o addirittura con le partite iva.
Ci aspettavamo di più da un’amministrazione che si sta solo limitando in maniera prefettizia a tagliare e privatizzare, senza lungimiranza alcuna, quanto di buono è stato realizzato dalle passate amministrazioni di centro-sinistra, discapito del cittadino e della collettività.”