“Accogliamo di buon grado la proposta di un’estensione del sistema di raccolta differenziata porta a porta, in linea con la tendenza di differenziazione spinta di tutte le città limitrofe, per allinarci finalmente, anche se in ritardo, al raggiungimento degli obiettivi di RD, attualmente ben lontani da quelli imposti dalla normativa di settore.
La scelta fatta nel 2013 di una differenziazione graduale mediante la RD di prossimità, attraverso la delibera di revoca degli atti di gara del servizio di igiene urbana, trovava la sua motivazione nel costo finanziariamente insostenibile per le casse dell’ente alla luce dei tagli agli enti locali e della spending review, come ribadito dalla stessa relazione del dirigente di settore, ing. Niccolo’, assunta a parte integrante dell’atto n. 275 in cui, prendendo a riferimento studi di settore del Research Report del marzo 2010 a cura del IEFE Bocconi si diceva che “gli scenari stradali si dimostrano meno vulnerabili, nel senso che l’incremento di costo derivante da rese di RD inferiori al target previsto, impattano relativamente poco sul costo finale”.
Pertanto benvenga l’adozione di un sistema spinto di raccolta differenziato a tutta la città a condizione di NON gravare ulteriormente nelle tasche dei cittadini, garantendo un’invarianza di spesa agli utenti e soprattutto l’innesto di un sistema incentivante di RD.
E’ noto che l’accordo quadro attraverso la sottoscrizione delle convenzioni con i consorzi di filiera garantisce il riconoscimento di un corrispettivo determinato in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti conferiti. Nel caso in cui un Comune scelga di rilasciare la delega ad un soggetto terzo per la sottoscrizione delle convenzioni, e dunque sarà quest’ultimo ad incassare i corrispettivi, chiediamo all’Amministrazione di mettere in atto tutte le misure necessarie per verificare periodicamente l’ammontare dei corrispettivi introitati dal soggetto delegato, tenendone conto nelle relazioni contrattuali con lo stesso, in maniera da stabilire una percentuale e trattare quando si retrocede. In particolare, il nuovo Accordo Quadro Anci – Conai prevede che i corrispettivi riconosciuti dai Consorzi di Filiera ai soggetti convenzionati vengano rivalutati annualmente in misura pari al 95% dell’indice di inflazione annuale (indice NIC) relativo all’anno solare precedente.
Pertanto per le somme derivanti dalla vendita del materiale recuperato, i cosiddetti crediti Conai, le quote spettanti al Comune rispetto all’aggidicatario dovranno essere ponderate in funzione delle percentuali di raccolta raggiunte per le singole frazioni merceologiche e dunque delle quantità prodotte, in maniera da innescare un modello incentivante di alleggerimento tariffario dell’utenza ad innalzamento delle percentuali di RD .
Inoltre nell’ambito delle agevolazioni della RD organica per le utenze che facciano utilizzo delle compostiere auspichiamo che ci sia la concreta copertura finanziaria e che dunque si introducano le agevolazioni sulla Tari 2016, per coloro che hanno presentato la domanda di iscrizione all’Albo dei Compostatori, entro il 30 giugno 2015 e l’implementazione di relative ispezioni e controlli, come da Regolamento, affinchè questo strumento sia concretamente a beneficio dell’ambiente e a compensazione di comportamenti virtuosi.
L’obiettivo del PD e della propria capacità di proposta è quello di non far apparire Montesilvano, come purtroppo accade sovente in altri settori, in ritardo rispetto a realtà vicine più attrezzate come Pescara e Città S. Angelo.
Vista la determinazione e il coraggio della giunta, nell’ottica di un rapporto collaborativo di opposizione per costruire e non essere contro a prescindere, ribadiamo l’opportunità di implementare il nostro progetto di affidamento in house della gestione del servizio di igiene urbana alla Linda, tramite il Considan. Ricordiamo che il Comune di Montesilvano, insieme ai Comuni di Città Sant’Angelo e Silvi, possiede il 49% della società Linda, attraverso il Considan di cui il nostro comune posside la quota maggioritaria. In questa partita di acquisto di Linda, si potrebbe dunque avviare una trattativa facilitata con la banca (allora Cassa di Risparmio, ora Banca Popolare), per la quantizzazione e rateizzazione, attraverso un mutuo, del debito contratto dal Considan. Tra l’altro anche Ecologica srl alla luce del Decreto Madia andrà a sciogliersi e dunque perché non pensare ad una società unica che inglobi a sé questi soggetti per candidarsi alla gestione di tutto l’ambito?
In questo modo si strutturerebbe un soggetto pubblico forte con il necessario know how, che nel tavolo di trattativa con Pescara, potrebbe valutare anche l’ unificazione con Attiva, innestando un ente pubblico di gestione unificata su un bacino esteso che anticiperebbe il superamento della frammentazione degli enti di gestione del servizio verso l’omogenità in capo all’AGIR, con l’affidamento in house dell’ambito, avendo piena titolarità di mezzi, autorizzazioni, risorse umane e finanziarie. Questo aprirebbe la strada a una rete di impianti di trattamenti, attraverso la rilevazione da parte del nuovo soggetto pubblico dell’impianto di trattamento di Ambiente Spa e delle piattaforme di Attiva.”
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