L’AQUILA – Intere greggi di pecore saranno assunte dal Comune de L’Aquila con il compito di tagliare i prati in cambio di una buona razione di erba primaverile, sostituendo decespugliatori e macchinari, con l’abbattimento di rumore ed emissioni e garantendo in più la concimazione naturale delle aree verdi. Lo annuncia la Coldiretti che ha siglato un significativo accordo con il Sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente in occasione del Pecora Day con la presenza di 5mila agricoltori che si sono dati appuntamento al Centro Universitario sportivo Centi Colella di L’Aquila, scelta per testimoniare che un nuovo inizio è possibile dopo il dramma del terremoto. L’accordo avrà una durata di 18 mesi e prevede che possano partecipare al servizio solo i produttori agricoli singoli o associati, allevatori di ovini, con priorità ai giovani imprenditori che operano nell’ambito territoriale amministrativo della Regione Abruzzo.
“É da questo “bacino” – spiega Coldiretti Abruzzo – che si attingerà di volta in volta per eseguire le operazioni necessarie alla manutenzione del verde, rese tra l’altro sempre più frequenti dall’innalzamento delle temperature legate ai cambiamenti climatici”. Una scelta ecologica per ridurre l’inquinamento e favorire l’integrazione tra città e campagna ma anche una alternativa moderna alla transumanza che per secoli ha caratterizzato l’allevamento delle pecore, ma che ora è resa difficile dall’urbanizzazione che ha drasticamente limitato le aree libere al pascolo. Da qui l’interesse crescente delle amministrazioni pubbliche per l’utilizzo delle greggi come tosaerbe e l’accordo siglato a L’Aquila.
Una giornata speciale con la presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo, prima la prima volta in Abruzzo, del segretario nazionale Vincenzo Gesmundo e della giunta confederale oltre a numerosi ospiti nazionali, ad una foltissima delegazione di oltre 200 sindaci con fascia tricolore tra cui il primo cittadino Massimo Cialente e tante autorità tra cui il Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, l’assessore all’agricoltura Dino Pepe e all’assessore al bilancio Silvio Paolucci e ad una folta rappresentanza di consiglieri e autorità regionali impegnati, durante il Pecora day, nella tensostruttura del Cus nel Tour “Le Raegioni del Cuore” con cui Coldiretti sta incontrando i soci di tutte le regioni italiane.
Soddisfatti dell’iniziativa, promossa da Coldiretti nazionale, il presidente regionale Domenico Pasetti e il direttore Giulio Federici. “Un evento che non a caso è stato fatto a L’Aquila, per testimoniare che un nuovo inizio è possibile dopo il dramma del terremoto – ha detto Pasetti – oggi festeggiamo inoltre quindici anni dall’approvazione della legge di orientamento che ha completamente trasformato il settore agricolo aprendo al produttore nuove ed importanti sfide ed opportunità che hanno portato reddito e diversificazione nell’agricoltura e nell’allevamento”. Da qui, come è stato sottolineato, il boom dei giovani pastori con 200mila pecore in più in 5 anni e i new business che stanno rivitalizzando la pastorizia italiana con prodotti che vanno dai cosmetici naturali alla bioedilizia, dalle panne assorbenti contro gli sversamenti di inquinanti nel mare alle speciali collezioni di moda fino agli agrigelati con latte di pecora che sono stati presentati, a cura di una azienda abruzzese, in occasione del “Giorno dedicato alla pecora”.
“Negli ultimi anni – sottolinea Giulio Federici, direttore Coldiretti Abruzzo – si è verificata una vera esplosione delle aziende agricole che aggiungono servizi o prodotti all’attività di coltivazione e allevamento tanto che in soli tre anni sono aumentate di sei volte quelle che producono energie rinnovabili e sono praticamente raddoppiate quelle che trasformano i loro prodotti. Un percorso reso possibile dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità”.
Interesse per le iniziative esterne, ma ancor di più per i contenuti trattati nel Tour Le raegioni del cuore nella tensostruttura del Cus in cui, dopo l’apertura del tenore abruzzese Alessandro Pento con l’inno d’Italia, si sono succeduti filmati ed interventi che hanno spaziato da argomenti nazionali alla realtà territoriale anche con l’intervento di produttori abruzzesi – Emanuela Ripani, allevatrice di Pietracamela, Giovanni D’Alesio, vinicoltore di Città Sant’Angelo e Angelo Giommo orticoltore di Luco dei Marsi – hanno sviscerato problematiche e prospettive della realtà economico regionale”. Tra gli interventi anche quello del presidente D’Alfonso, che ha ricordato l’importanza di un cibo sano per le nuove generazioni e che rispecchi il territorio in cui viene prodotto.
Dalla linea di cosmetici naturali alla bioedilizia, ma anche panne assorbenti contro gli sversamenti di inquinanti nel mare e nei corsi d’acqua, speciali collezioni di moda dall’ovile all’atelier fino agli agrigelati con latte di pecora sono alcuni dei nuovi business che hanno rivitalizzato la pastorizia in Italia. E’ quanto emerge dal dossier elaborato dalla Coldiretti in occasione del Pecora Day con migliaia di agricoltori con pecore delle diverse razze al seguito al Centro Universitario sportivo – S.S. 17 ovest, località Centi Colella a L’Aquila, scelta per testimoniare che un nuovo inizio è possibile dopo il dramma del terremoto.
“Per la propria capacità di assorbimento la lana di pecora viene ora utilizzata – sottolinea la Coldiretti – nelle panne di assorbimento per combattere i disastri ambientali provocati dagli sversamenti in mare e nei corsi d’acqua di pericolosi inquinanti, come è avvenuto recentemente a Genova, ma è anche una materiale particolarmente efficace per l’isolamento termico e acustico degli edifici dove garantisce prestazioni eccellenti sia nella protezione dal caldo e dal freddo, regolando il livello di umidità, sia contro i rumori, con un materiale naturale, sano e riciclabile.
L’utilizzo della lana di pecora in edilizia – precisa la Coldiretti – si sta diffondendo rapidamente con il commercio di pannelli e materassini isolanti che usano sia una combinazione di lana di pecora e di lana riciclata sia la sola lana di pecora ricavata dalla tosatura. Ma anche il latte di pecora diventa la base per pitture anti-muffa “green”, senza l’uso di acqua, che garantiscono la “salute” degli edifici e un impatto zero sull’ambiente.
Ma si cerca anche di valorizzare i principi attivi del latte di pecora in saponi, crema di latte corpo e shampoo doccia con la sperimentazione di linee innovative di cosmetici mentre l’attenzione al benessere ha portato anche alla nascita del primo pecorino anticolesterolo. Si tratta di un prodotto innovativo – spiega la Coldiretti – realizzato da un allevatore toscano, in collaborazione con le Università di Pisa e di Cagliari, semplicemente modificando le abitudini alimentari delle greggi. Le pecore brucano al pascolo il lino e in stalla mangiano dell’ottimo foraggio arricchito con olio di soia, producendo così un latte naturale di altissima qualità tutto l’anno. Il risultato è un pecorino arricchito di omega 3 e Cla (un acido grasso che appartiene al gruppo degli Omega-6) che permette ai buongustai di non rinunciare al formaggio salvaguardando la propria salute.
– continua la Coldiretti – è nato anche il gelato al latte di pecora dal quale si possono ottenere gusti diversi dal sapore deciso, ma delicato, accattivante e certo fuori dal comune che è particolarmente apprezzato anche dai bambini che mostrano un grande feeling con questo animale. Lo conferma – conclude la Coldiretti – il successo che hanno le pecore all’interno delle fattorie didattiche che sempre piu’ spesso sono coinvolte dalle scuole nelle attività formative per ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento con i cibi consumati ogni giorno, dalla mungitura alla preparazione del formaggio fino ai laboratori del gusto”.
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