PESCARA -Dal gruppo consiliare del Pd al Comune di Pescara viene ribadito un secco “no” al pedaggio sull’Asse Attrezzato, tassa che potrebbe diventare effettiva nei prossimi mesi. Con la legge 163/2010, infatti, di fatto viene annullata e scavalcata la sentenza del Tar e del Consiglio di Stato che bloccava l’introduzione di questa tassa.
Moreno Di Pietrantonio, capogruppo al Comune del Pd, la definisce la tassa più pesante degli ultimi 20 anni per gli abruzzesi e pescaresi nel momento peggiore di crisi economica che la nostra regione sta attraversando.Ha detto Di Pietrantonio:
ricordiamo , che l’asse attrezzato è stato realizzato circa 35 anni fa per alleggerire il traffico sulla Tiburtina. Oggi l’asse attrezzato è diventata strada urbana di Pescara e di collegamento con Chieti e la Val Pescara, con questo provvedimento si rischia un grave danno oltre che economico anche in termini di traffico di nuovo sulla Tiburtina.
Il consigliere Enzo Del Vecchio, ha ricordato inoltre:
Con la legge 163/2010 che ha confermato la misura impositiva prevista dal D.L. 78/2010 la tassa è stata reintrodotta vanificando la sentenza del TAR e del Consiglio di Stato del mese di luglio 2010 che aveva bloccato il pedaggio sull’asse attrezzato.
E’ una tassa , questa che colpisce in particolare i pendolari della provincia di Pescara e soprattutto l’economia della città di Pescara meta di migliaia di persone che quotidianamente raggiungono la nostra città per le attività di studio, lavorative, di svago e di shopping. La tassa potrà costare fino a 50,00 € a persona al mese.
C’è bisogno di una mobilitazione generale a cominciare dai sindaci di Pescara e Chieti a tutti i sindaci della provincia di Pescara, i parlamentari ed i consiglieri regionali, le associazioni di categoria ed i sindacati.
Continua Del Vecchio:
Per chiedere alla regione ed al governo, di attivarsi presso l’ANAS affinché l’asse attrezzato Chieti – Pescara venga declassificato da raccordo autostradale a superstrada; sembrerebbe questa l’unica soluzione per evitare il pedaggio previsto attualmente dalla legge.
Tuona duro invece il consigliere del PD, Gianluca Fusilli, che lanciato parole di fuoco contro gli esponenti di spicco del centro destra:
un vero prelievo forzato nelle tasche degli abruzzesi. Di Stefano, Pastore e Sospiri autorevoli esponenti del centro destra a livello nazionale e regionale sono stati capaci in questi mesi solo di dire, cercando di rassicurare i cittadini che la tassa non ci sarebbe stata. Invece di adoperarsi affinché questo assurdo ed illegittimo provvedimento non venisse applicato.
Per questi motivi , abbiamo chiesto la convocazione del consiglio comunale straordinario aperto con la partecipazione di tutti i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte in questa ingiusta tassa.
Ha affermato ancora Fusilli:
crediamo , che tra le altre cose anche l’assenza di prese di posizioni contro questa tassa abbia contribuito a far scendere il sindaco di Pescara ed il presidente della Regione Chiodi negli ultimi posti della classifica del quotidiano il sole 24 ore.