La Processione di Penne affonda le sue radici nel quattrocento, ma fu istituita ufficialmente come ricorrenza religiosa nel 1570 dal Cappuccino umbro Padre Girolamo da Montefiore. È dunque una delle Processioni più antiche, maestose e suggestive d’Abruzzo.
L’importanza e l’originalità della processione di Penne è data dai simulacri che la compongono, in particolare dalla Coperta Funebre sulla quale è adagiato il Cristo Morto, ricca di ricami in oro e argento e di fili di seta variopinti applicati a una base di velluto nero, per la sua valenza artistica rappresenta l’elemento principale della Processione del Venerdì Santo di Penne. Di inestimabile valore è un pezzo unico al Mondo per formato, per perfezione di ricamo e per qualità di oro e argento intessuti nel ricamo.
La statua del Cristo Morto, che viene portata in processione adagiata sul copertone, è una pregevole scultura del ‘700 realizzata a grandezza naturale, veneratissima dalla Città.
Il gruppo ligneo della Passione del 1800, armoniosa composizione degli strumenti che inflissero dolore e morte a Gesù Cristo, a differenza delle altre sculture della tradizione abruzzese che riproducono gli strumenti di tortura e morte di Cristo, non è costituita da più pezzi singolarmente portati a spalla, ma da un unico blocco e per questa caratteristica sembrerebbe unica nel suo genere. La statua della Vergine Addolorata, ultimo simulacro che compone la Processione, è una conocchia del XVIII Secolo.
Giovedì Santo 18/04/2019
Venerdì Santo 19/04/2019
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