“Non è tollerabile che gli ospedali “restino chiusi”, che non vengano garantite le visite mediche, le analisi e le terapie, soprattutto ai pazienti cronici che, negli ultimi mesi, hanno dovuto saltare i loro appuntamenti ospedalieri ed a domicilio e, in molti casi, rischiano ripercussioni sulla loro salute per questo motivo“
REGIONE – “Nell’Abruzzo a guida Marsilio riaprono le discoteche, i cinema ed i locali, ma non si può andare in ospedale per una visita, per un controllo programmato, per fare le analisi o per seguire una terapia iniziata da anni né può riprendere l’attività libero professionale dei medici: assurdo!”. A lanciare il grido d’allarme sono Silvio Paolucci e Dino Pepe, rispettivamente Capogruppo e Vice Capogruppo Regionale del Pd che chiedono alla Giunta Marsilio di normalizzare la situazione nei nosocomi abruzzesi riaprendoli al pubblico il prima possibile, garantendo ai pazienti le visite e le terapie di cui hanno bisogno e consentendo, finalmente, la ripartenza dell’attività libero professionale dei medici abruzzesi, fondamentale per garantire l’assistenza medico-sanitaria in Abruzzo
“Le scene a cui assistiamo in queste ultime settimane, con i cittadini ammassati in fila fuori dagli ospedali, non sono degne di un paese civile – ribadiscono Pepe e Paolucci – sono comprensibili tutte le cautele del caso ed è sacrosanto mantenere alta l’attenzione, ma in un momento storico in cui la Giunta Marsilio sembra “fare a gara” con il Governo centrale a chi riapre prima attività non è tollerabile che gli ospedali “restino chiusi”, che non vengano garantite le visite mediche, le analisi e le terapie, soprattutto ai pazienti cronici che, negli ultimi mesi, hanno dovuto saltare i loro appuntamenti ospedalieri ed a domicilio e, in molti casi, rischiano ripercussioni sulla loro salute per questo motivo”.
“Lanciamo un appello al Presidente ed all’Assessore Verì affinché si faccia presto e si tornino a garantire i servizi essenziali e nella massima sicurezza, in particolare a quei pazienti che non possono “attendere ore fuori dalla porta” per una terapia di cui hanno necessità” concludono i Consiglieri Regionali del Partito Democratico.