Proseguono gli incontri del consigliere Verna che ieri mattina è stato a Roseto
TERAMO – Passerelle, passamano per non vedenti, bagni chimici accessibili, parcheggi senza barriere architettoniche, sedie Job. Rendere accessibile la spiaggia ai disabili migliorerebbe di gran lunga la qualità degli stabilimenti balneari e sicuramente la loro immagine turistica.
Gli operatori turistici teramani ci credono e sono disponibili a collaborare. E’ quanto emerge dagli incontri che sta organizzando il consigliere provinciale con delega all’Urbanistica, Maurizo Verna, che ieri mattina è stato a Roseto (il primo incontro si è svolto a Pineto) per una riunione con gli amministratori locali (era presente anche il sindaco Pavone) le associazioni dei disabili, gli operatori turistici e i concessionari di stabilimenti balneari. All’incontro hanno partecipato anche i funzionari della Regione e quelli del Demanio.
Il consigliere Verna ha deciso di affrontare in maniera organica il tema dell’accessibilità alle spiaggie predisponendo delle Linee guida per “gli accessi ai litorali” : linee guida che vengono illustrate nel corso delle riunioni per raccogliere pareri e adesioni a quello che, di fatto, configurano la base per un progetto pilota che potrebbe armonizzare i Piani spiaggia dei sette Comuni della costa; superare le barriere architettoniche (obbligo di legge) ma anche creare i presupposti per andare oltre gli aspetti meramente legislativi con una serie di interventi per migliorare la qualità e l’offerta degli stabilimenti come delle località balneari.
“Parliamo di servizi ad alto valore aggiunto, non dimentichiamo che intere famiglie, potenziali turisti, devono rinunciare alle vacanze a causa della mancata accessibilità alle spiagge o che, consapevolmente, scelgono di andare altrove a trascorrere momenti di riposo, decidendo per quei luoghi che questi servizi li garantiscono – dichiara Verna – insieme all’ufficio urbanistica stiamo verificando le linee di finanziamento che possiamo attivare: ve ne sono sia nei programmi europei che in quelli nazionali. Si tratta di predisporre un progetto pilota che coinvolga tutti i comuni costieri. Un’idea che sta raccogliendo consenso perché i primi a comprenderne la potenzialità sono proprio gli operatori turistici”.
Subito dopo Ferragosto ci sarà un incontro in Provincia con le amministrazioni costiere per un esame dei diversi Piani Spiaggia, verificarne la congruenza con la normativa regionale e nazionale e ipotizzare una loro armonizzazione con l’introduzione di una serie di interventi a favore dell’accessibilità. A quel punto Provincia, amministrazioni comunali, operatori e associazioni potrebbero predisporre un progetto pilota da presentare a finanziamento.
Le linee guida sulle quali ci si sta confrontando – elaborate dall’ufficio Urbanistica – forniscono precise indicazioni sia sulle soluzioni tecniche che sullo stato normativo e rappresentano un’utile punto di riferimento anche per le amministrazioni comunali e per chi deve controllare che le concessioni demaniali per gli impianti di balneazione garantiscano, come recita la legge (5 febbraio 1992 numero 104 articolo 23) “l’effettiva possibilità di accesso al mare alle persone con disabilità”.