TERAMO – Tra gli appuntamenti e le iniziative del progetto didattico e interdisciplinare dell’Università di Teramo A tutto DAMS! 2024, mercoledì 11 dicembre, alle ore 17.00, nella Pinacoteca Civica di Teramo andranno in scena performance di musica e danza ideate ed eseguite dagli studenti del Corso di studi in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) del Dipartimento di Scienze della comunicazione. Gli interventi nascono su ispirazione di cinque delle quaranta opere figurative selezionate, approfondite e allestite dagli studenti del DAMS per la mostra Arte pubblica a Teramo: portare alla luce l’invisibile inaugurata il 5 dicembre 2024 nella stessa Pinacoteca.
«Nello specifico – si legge nella presentazione – dodici dei quaranta allievi del DAMS coinvolti nel progetto sono stati guidati da Paola Besutti, direttrice del Dipartimento di Scienze della comunicazione, e Nika Tomasevic nella realizzazione di cinque diverse performance di musica e danza. L’evento, della durata di circa venti minuti, prende l’avvio da un assolo di Mariachiara Calvarese ispirato dai bozzetti bronzei del monumento ai caduti di Venanzo Crocetti. La liberazione dalla prigionia, intesa nel senso più ampio del termine (sociale, emotiva, di guerra, dettata dagli stereotipi, dai pregiudizi o dalla quotidianità) è il filo conduttore dell’assolo interpretato sul brano Take me to church di Hozier eseguito al pianoforte da Federico Pizzica».
Il secondo assolo nasce su ispirazione del dipinto La vedova di Cesare Averardi. La danzatrice, Giorgia Petricca, è accompagnata al pianoforte da Desirée Cocco con il brano I giorni di Ludovico Einaudi. La performance verte sui concetti di dolore e perdita e rappresenta le diverse fasi del lutto necessarie per raggiungere una serenità basata sui ricordi.
La terza performance nasce dall’Inferno di Cesare Averardi. Sofia Villanova, Elettra Ferrara e Valeria Di Giulio eseguono una coreografia in cui diverse forme di danza si intrecciano. Il brano Paint It Black dei Rolling Stones, completamente destrutturato e eseguito al violoncello da Anastasia D’Agostino e al violino da Alessia Serafini, è un ironico rimando al personaggio di Wednesday, protagonista dell’omonima serie, una vendicativa Erinni moderna come le tre danzatrici della performance.
La quarta esibizione si ispira alla Maternità di Giovanni Melarangelo. Lorenzo Pomposo, in un assolo di breaking, coniuga l’espressione dell’amore genitoriale assieme alle aspirazioni di libertà dei figli sottolineate dal brano A million dreams (tratto dal film The Greatest Showman) eseguito al pianoforte da Giuseppe Di Donato e cantato da Vanessa Di Candia.
L’evento termina con il brano L’italiano di Toto Cutugno, eseguito al pianoforte da Giuseppe Di Donato e interpretato da Vanessa Di Candia. Su ispirazione del quadro principale della mostra, Il martire di Cesare Averardi, i sei danzatori rientrano in “scena” per proporre ciascuno un’idea di italianità attraverso il proprio genere di danza.