Perseguita l’ex moglie: misura cautelare per un 28enne di Corropoli

I Carabinieri della stazione applicano all’uomo il  divieto di avvicinamento 

CORROPOLI (TE) – I carabinieri della stazione Corropoli, diretti dal Mar.a.s.ups Francesco Farinaro, a conclusione delle indagini avviate immediatamente dopo aver ricevuto la querela di una donna 25enne, residente a Corropoli, vittima di atti persecutori e violenza privata da parte dell’ex marito, hanno rintracciato, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio e notificato a F. G, 28enne, del posto, incensurato, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento.Tale misura  emessa dal g.i.p. dott. Giovanni De Rensis, su conforme richiesta del p.m., dott.ssa Irene Scordamaglia,  concordava appieno con gli esiti dell’attività investigativa della stazione carabinieri di corropoli.

Il predetto, mai rassegnatosi al fatto di essere stato lasciato dalla moglie per il suo atteggiamento violento ed irascibile posto in essere dal primo momento dopo il matrimonio nel 2009 ed anche successivamente alla nascita del figlioletto di 4 anni, con reiterate condotte, dal mese di novembre 2014, ha iniziato ad ingiuriare, minacciare di morte e molestare l’ex moglie convivente, cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, tanto da ingenerare nella stessa un fondato timore per la propria incolumità, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita.

Infatti, la donna veniva sovente pedinata, dal marito dopo essersi appostato sotto casa ovvero all’uscita del posto di lavoro, per controllarne i movimenti e le frequentazioni. Tale perdurare dello stato dei fatti riscontrati dalle indagini dei carabinieri hanno dato luogo, in prima analisi, all’emissione del richiamato provvedimento dell’autorità giudiziaria. Lo stesso, dovrà mantenere una distanza di almeno cinquecento metri dalla persona fisica della denunciante, con la prescrizione del divieto di comunicare con la predetta attraverso qualsiasi mezzo, anche per via telematica, telefonica o sms e di mantenere una distanza di almeno cinque chilometri dall’abitazione della donna.