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Pesca, fermo biologico: slitta a settembre per Abruzzo e regioni adriatiche

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PESCARA – Ieri mattina a Pescara, durante una conferenza stampa, l’assessore alla Pesca, Mauro Febbo, ha illustrato le principali misure che sono state inserite nel decreto firmato mercoledì scorso, 23 giugno, dal Ministro per le Politiche agricole e della Pesca, Giancarlo Galan.

Su tutte spicca quella dello slittamento a settembre del fermo biologico della pesca e questo non solo per la Regione Abruzzo ma anche per le altre che si affacciano sull’Adriatico. Una notizia che, secondo Febbo, è di grande importanza non solo per la nostra marineria ma per il mondo della ristorazione più in generale e di conseguenza per il turismo.

Quindi ha dichiarato:

Avremmo preferito, infatti, un fermo biologico più lungo, di più ampio respiro oltre a misure strutturali per il comparto. Inoltre, ritengo che non sia possibile discutere ed, al tempo stesso, prendere decisioni su una tematica così importante, in così poco tempo e soprattutto quando la situazione era quasi compromessa.

Va detto, comunque, ad onor del vero che sono completamente a carico del Governo i trenta giorni di cassa integrazione in deroga previsti per i dipendenti imbarcati delle marinerie. Agli armatori, invece, saranno riconosciuti rimborsi giornalieri, da 265 a 515 euro, a seconda della stazza delle imbarcazioni, per quindici giorni. A tal proposito chiederemo ai nostri parlamentari, in sede di conversione in legge del decreto Galan, di intervenire sia per correggere questa discrepanza che per dotare le marinerie di strumenti di sostegno più ampi che, quindi, consentano alla fauna ittica dell’Adriatico di ripopolarsi in maniera consistente.

Febbo si è augurato per il futuro che i prossimi interventi in materia di pesca possano essere il risultato di una programmazione ben strutturata, evitando così l’azione finalizzata a tamponare l’emergenza.

Quindi ha concluso l’intevento sottolineando l’importante convocazione per il 6 luglio prossimo a Strasburgo (sede del Parlamento europeo) dove ci sarà un incontro con la la Commissaria Europea agli affari marittimi ed ala pesca, Maria Damanaki, per affrontare la problematica delle nuove norme europee sul piccolo strascico contenute nel regolamento sul Mediterraneo 1967 del 2006 che mette in grossa difficoltà l’intera marineria nazionale.

Un ottimo risultato perchè permetterà di vedere unite, per la prima volta, tutte le marinerie del medio e basso Adriatico, per cercare insieme di modificare un regolamento che sembra piuttosto superato dal punto di vista scientifico.

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