PESCARA – Ieri mattina nella sala della Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, in piazza Italia, è stata illustrata e presentata in anteprima agli organi d’informazione una iniziativa di eccezionale importanza culturale, frutto della collaborazione tra l’amministrazione provinciale di Pescara e la Fondazione Michetti.
Si tratta di una mostra, che si svolgerà proprio nella sala Tinozzi della Provincia (in piazza Italia), dal titolo “Leonardo da Vinci e l’enigma della Gioconda Nuda” e che apre i battenti oggi,10 agosto.
La Gioconda nuda di Palazzo Primoli è stata letteralmente “intercettata” in attesa che nel prossimo mese di ottobre prenda il volo per il Giappone dove resterà un anno. Si tratta della seconda volta che l’opera esce dalla sua sede naturale dopo una mostra a Vinci.
Di rilevante interesse anche il Trattato della pittura, già esposto ad Atene in occasione delle Olimpiadi, a Berna, nel Palazzo Ducale di Urbino e adesso per la prima volta in Abruzzo. Nell’esposizione saranno presenti altre rarità iconografiche e bibliografiche. La mostra sarà caratterizzata anche da un chiaro intento didattico.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 settembre prossimo, hanno annunciato ieri il presidente della Provincia Guerino Testa, il vicepresidente Fabrizio Rapposelli (assessore alla Cultura) e il presidente della Fondazione Michetti, Vincenzo Centorame, ideatore dell’evento.
Ha commentato il presidente Testa:
grazie a questo appuntamento Pescara si pone all’attenzione nazionale. Un evento del genere è di prim’ordine per la nostra regione, specie se si considerano le ristrettezze economiche del settore cultura. In questi giorni la Provincia sta offrendo una vasta gamma di opportunità al pubblico, e mi riferisco ad esempio agli spettacoli promossi nell’area antistante il Palazzo, per cui non posso che esprimere grande soddisfazione.
Ha detto Rapposelli:
da domani potremo ammirare alcuni pezzi di rilievo assoluto. Si annunciano 50 giorni importanti per il territorio e ritengo che sia un onore ospitare la mostra in questo palazzo, uno dei più belli che abbiamo nella nostra zona.
Ha spiegato Centorame:
i punti di forza di questa mostra incentrata sulla pittura, argomento di cui da sempre anche istituzionalmente mi occupo, sono due : la Gioconda Nuda, cortesemente concessa dalla Fondazione Primoli di Roma con altre preziose opere e fino ad oggi esposta al pubblico solo a Vinci, e il Trattato della Pittura, manoscritto di proprietà di un professionista di Pescara mai esposto in Abruzzo. Il Trattato è stato già esposto ad Atene, in occasione delle Olimpiadi, a Berna, a palazzo Ducale di Urbino ma mai nella nostra regione.
Il presidente della Fondazione Michetti si è soffermato anche sui due enigmi che ruotano attorno alla Gioconda Nuda. Il primo riguarda l’identità sessuale del soggetto ritratto, e il secondo l’autore dell’opera che sicuramente appartiene alla scuola Leonardesca, e potrebbe essere il Salai o il Luini, ma su questo non c’è certezza.
Ha proseguito Centorame:
di grande interesse anche una incisione settecentesca nella quale la Gioconda Nuda viene riprodotta ed attribuita allo stesso Leonardo, e poi una pittura del francese Abel Faivre, realizzata subito dopo il rapimento della Gioconda di cui ricorre il centesimo anniversario, e una grande grafica di Adolfo de Karolis del 1901, realizzata in occasione della prima della Francesca da Rimini di Gabriele d’Annunzio. A fianco alle opere in mostra ci sono delle spiegazioni dettagliate e a questo proposito Centorame dice di essersi servito della collaborazione della casa editrice Iride di Roma che ha esperienza negli allestimenti presso la sede di istituzioni pubbliche (Montecitorio, Avvocatura dello Stato e Vittoriano). Pensando agli studenti abruzzesi che visiteranno l’esposizione abbiamo cercato di dare grande spazio alla didattica, ricreando l’atmosfera di una bottega d’arte.
L’ideatore della mostra ritiene di aver compiuto un
atto di audacia ai limiti della temerarietà avendo organizzato in pochissimo tempo un appuntamento artistico che ha richiesto molti passaggi burocratici e tecnici. Il tutto è stato possibile grazie all’intuizione del vice presidente Fabrizio Rapposelli e alla solidarietà dell’intero Consiglio provinciale che ha sostenuto l’iniziativa. In queste ore, tra l’altro, sono arrivati messaggi di incoraggiamento e plauso dei più autorevoli studiosi del mondo.
L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 20, anche nei festivi. Il biglietto di ingresso costa 5 euro, 3 il ridotto per studenti e ultrasessantacinquenni.
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