PESCARA – L’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti ha reso noto l’esito del bando sulle borse di studio , i cui termini si sono chiusi lo scorso 30 giugno, ed ha detto che un vero esercito di 1.665 famiglie ha presentato domanda al Comune di Pescara per l’assegnazione delle borse di studio destinate agli alunni della scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, per l’anno scolastico che si è appena concluso, 2010-2011. Il bando era aperto a tutti gli studenti con reddito familiare Isee da 0 a 10mila 632,93 euro riferito all’anno 2011: a questo punto, raccolte le domande, gli uffici comunali inizieranno l’esame degli atti e gli opportuni controlli incrociati per accertare la veridicità delle dichiarazioni, per poi avviare l’erogazione materiale dei fondi.
Ha sottolineato Renzetti:
ogni anno l’amministrazione comunale di Pescara si trova a dare un contributo ai propri studenti più meritevoli, puntando soprattutto al sostegno di coloro che vivono una situazione familiare economicamente svantaggiata. Parliamo di ragazzi che spesso, seppur bravi a scuola, sono costretti a lasciare il proprio corso di studi per l’impossibilità di fronteggiare le spese, anche quelle minime. Per tale ragione nel corso degli ultimi due anni abbiamo anche deciso di ampliare il fondo destinato alle Borse di studio, proprio per poter supportare il maggior numero di studenti possibile considerando la scuola un mezzo di contrasto al disagio giovanile e all’abbandono scolastico. Le nostre borse di studio sono destinate a famiglie di studenti che frequentano le scuole primarie, ossia le elementari, e le scuole secondarie di primo e secondo grado, dunque sia le scuole medie che superiori, con situazione reddituale familiare non superiore ai 10mila 632,93 euro. L’importo massimo delle borse di studio è pari a 103euro per le scuole primarie; 153 euro per le scuole secondarie di primo grado; 298 euro per le scuole secondarie di secondo grado. Ai fini dell’assegnazione del contributo il richiedente deve aver sostenuto nel corso dell’anno scolastico 2010-2011 spese pari o superiori ai 51,65 euro riscontrabili attraverso la documentazione pubblica o privata comunque accertabile, ossia spese di iscrizione o frequenza, come il pagamento delle tasse di iscrizione, rette per le scuole paritarie, convitti annessi a Istituti statali o gestiti direttamente dalla scuola o dall’Ente locale; spese per sussidi scolastici, come dizionari, vocabolari, atlanti e materiale per attività integrative; spese di trasporto per l’utilizzo di autobus, mezzi di linea urbana o extraurbana o treni; spese di mensa, nel caso di mense scolastiche anche se gestite in convenzione.