I militari dell’Arma hanno da subito accertato che il giovane non aveva intenti suicidi e che verosimilmente si trovava nel capoluogo adriatico o in aree limitrofe. Nonostante cio’, immediatamente sono scattate le procedure per la ricerca dello scomparso, anche in considerazione della giovane eta’ del ragazzo.
Alla fine i Carabinieri, grazie al determinante contributo della madre e dopo aver scavato a fondo nella vita del 16enne, sentendo oltre 30 persone tra amici e conoscenti sono riusciti a rintracciarlo sulla spiaggia nel centro di Pescara. Il ragazzo, in buone condizioni di salute, ha riferito di aver dormito a casa di amici e una notte in spiaggia presso uno stabilimento chiuso. I militari dell’Arma hanno così riaffidato il 16enne alla famiglia.
“La vicenda – sottolinea il capitano Claudio Scarponi – conclusasi per fortuna nel migliore dei modi e in maniera celere, rappresenta l’occasione per lanciare un appello ai ragazzi che magari, per un semplice litigio famigliare, scappano via di casa creando forte apprensione nei famigliari e provocando un enorme dispendio di risorse alle forze di polizia, sottraendole ai compiti di garantire sicurezza a tutta la collettività”.
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