PESCARA – Domenica 17 Dicembre 2017, in piazza Sacro Cuore a Pescara,l’Associazione Pescara Punto Zero ha organizzato una raccolta firme nell’ambito della Campagna nazionale “Cambiamo l’aria”,promossa dal Movimento LEGGE RIFIUTI ZERO per l’economia circolare.I cittadini che aderiranno potranno così sottoscrivere le proposte a livello nazionale e comunale a favore della qualità dell’aria.
In particolare per quanto riguarda Pescara verrà proposta la discussione in Consiglio Comunale di una delibera di iniziativa popolare per sollecitare l’Amministrazione a intraprendere concrete azioni per contrastare l’inquinamento : problematica annosa, irrisolta anzi peggiorata.
Si legge nella nota di Pescara Punto Zero:
L’emergenza smog attanaglia la nostra città e, complice il bel tempo, lo smog causato da traffico veicolare ed emissioni domestiche ristagna, condannando i cittadini a respirare massicce quantità di polveri sottili cancerogene,PM10 e le ben più pericolose PM2,5.
Nella nostra città, “paradosso meteorologico”, come il tempo volge al bello e quindi l’atmosfera è stabile e senza vento, i livelli di esposizione agli inquinanti nell’aria si impennano rapidamente e ben oltre le soglie consentite dalla normativa. Situazione che difficilmente sarà risolta solo con interventi tampone e minimali dell’amministrazione. Nessuna azione concreta e soprattutto nessuna prospettiva.
A distanza di quasi un anno dal nostro intervento in consiglio comunale, convocato proprio
sull’emergenza (ormai cronica…), denunciavamo lo stato PESSIMO della qualità dell’aria a Pescara, nessuna delle azioni, seppur richieste a gran voce insieme al forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, sono state realizzate.
Non dimentichiamo che l’8 luglio 2016, in piena estate, furono rimosse quattro centraline dell’Arta per la rilevazione degli inquinanti, mai più ripristinate, nei punti più trafficati della città: Viale Bovio, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Grue e Viale D’Annunzio. Ne sono rimaste tre, che si trovano nei punti in cui di solito la concentrazione di micropolveri è più bassa.
Che fine ha fatto il Protocollo d’Intesa tra Comune di Pescara, Cetemps, (centro di eccellenza per le ricerche ambientali dell’Università dell’Aquila) e l’Arta siglato a dicembre del 2016 e presentato ai cittadini come la panacea per garantire il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso la realizzazione di un sistema per la prevenzione dell’inquinamento?
TANTE DIAGNOSI, NESSUNA TERAPIA.
CHE ARIA TIRA LO SAPPIAMO GIA’: NON CI SERVONO ALTRI STUDI MA AZIONI
CONCRETE PER LIMITARE L’INQUINAMENTO E LO SMOG.
A distanza di un anno e due nuovi assessori, le uniche azioni a tutela della salute della cittadinanza sono di
LIMITARE L’IMPOSTAZIONE DEL RISCALDAMENTO DOMESTICO A 18° e l’assurda richiesta
ai cittadini di osservare “un codice di comportamento di 27 regole”.
L’amministrazione, incapace di scegliere tra le tante soluzioni possibili, scarica sui cittadini “asfissiati” dall’inquinamento, dalla puzza e dal traffico, l’onere di risolvere l’ennesima emergenza.
Esiste infatti un PIANO REGIONALE PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA approvato
con Delibera di Giunta Regionale n. 861/c del 13/08/2007 e con Delibera di Consiglio Regionale n. 79/4 del 25/09/2007, che prevede una serie di interventi che, se messi in atto, potrebbero migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.
Queste misure vanno inserite in un progetto più ampio che prevede, a nostro avviso, di istituire corsie preferenziali per i mezzi pubblici, che viaggiano a rilento (aumentando l’inquinamento) e nelle stesse corsie delle auto private, causando un traffico abnorme per una città medio piccola come Pescara.
Oppure prevedere parcheggi di scambio, non solo durante le feste, dove lasciare l’auto e incoraggiare l’uso “dei piedi” o della bicicletta, che sono un ottimo strumento di prevenzione di malattie cardiovascolari e respiratorie.
Ci chiediamo se sia possibile procedere sempre in questo modo. Quale fiducia possono riporre i cittadini di Pescara verso un’amministrazione che agisce in maniera stentata e contraddittoria, in stato di continua emergenza, senza una minima pianificazione a tutela non solo dell’ambiente, ma soprattutto della salute pubblica?
Alla luce della necessità INDIFFERIBILE di interventi radicali a tutela della qualità dell’aria della nostra città, l’associazione PESCARA PUNTO ZERO ha aderito alla campagna nazionale CAMBIAMO L’ARIA proposta dal Movimento LEGGE RIFIUTI ZERO per l’economia circolare.
A questo proposito, in linea con quanto già avvenuto in molti altri Comuni Italiani, abbiamo organizzato una raccolta firme per domenica 17 Dicembre in piazza Sacro Cuore a Pescara, per sottoscrivere le proposte a livello nazionale e comunale che sono frutto di un percorso di elaborazione nato dal confronto con vari soggetti professionali ed esperti del settore specifico di intervento.
La Campagna nazionale mira a favorire una vastissima aggregazione di organizzazioni civiche, lavoratori e sindacati di base, sindaci ed amministratori che si impegneranno a raccogliere firme per tre diverse Petizioni da presentare al Parlamento, presumibilmente a febbraio 2018 e comunque prima delle elezioni politiche,con lo scopo di introdurre nella prossima legislatura le modifiche alla Legge 549 del 28/12/1995 ed al T.U. Ambiente D. Lgs. 152/2016 su tre argomenti diversi ma che insieme sostengono la necessità da un lato di colmare finalmente il vuoto normativo nazionale sul diffuso e nocivo “inquinamento olfattivo” prodotto dagli impianti di varie attività industriale ed agricole, dall’altro lato l’importanza di introdurre norme per disincentivare l’incenerimento compresa la “Waste Tax” tassazione degli impianti di discarica, di incenerimento con o senza recupero di energia e degli impianti di combustione di rifiuti o di suoi derivati (cementifici – centrali termoelettriche – centrali a biogas/biomassa) (art. 3 della Legge 549 del 28/12/1995), ed in terzo luogo di incrementare fortemente l’importo del Contributo Ambientale CO.NA.I. – (C.A.C.) riconosciuto ai Comuni ed alle piattaforme convenzionate per finanziare la raccolta differenziata domiciliare (art. 224 del T.U. 152/2006).
A livello locale oggi presentiamo una raccolta firme per la delibera comunale di iniziativa popolare “CAMBIAMO L’ARIA”. Una mozione che impegna il Consiglio Comunale a discutere in Consiglio comunale le proposte dei cittadini.
LE SOLUZIONI E GLI STRUMENTI CI SONO E SONO A PORTATA DI MANO.
OCCORRE UNA SERIA E DECISA VOLONTÀ POLITICA PER METTERLE IN CAMPO.
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