Zeman non ha mai vinto sei gare di fila. Ci prova col Crotone, squadra in crisi profonda e con l’attacco anemico
CROTONE – Il Pescara ormai è un treno lanciato a velocità folle verso la fermata finale. Le prove di forza della squadra di Zeman ormai si sprecano e neanche l’infortunio accorso ad Insigne domenica mattina (dieci-quindici giorni di stop per il gioiellino biancazzurro) pare poter rappresentare un problema per i biancazzurri.
SODDIMO VICE INSIGNE? – E’ vero che un altro giocatore con le caratteristiche del napoletano non esiste nella rosa del Pescara, ma è altrettanto vero che finora, la caratteristica principale dei biancazzurri, è stata quella di riuscire a sopperire anche ad assenze gravi, attraverso un gioco collaudato. A sostituire Insigne, dovrebbe quindi essere Soddimo, che, dopo un inizio di stagione pessimo, pare aver finalmente compreso cosa chiede Zeman.
Il Pescara andrà a Crotone per cercare di ottenere tre punti, (sarebbe il sesto successo di fila, cosa mai riuscita a Zeman) che potrebbero anche permettergli di ergersi al primo posto, visto che il Sassuolo sarà impegnato contro un avversario da non sottovalutare, come il Cittadella. I biancazzurri invece dovranno temere più il campo, in pessime condizioni, che l’avversario, dato che i calabresi navigano in pessime acque.
DA MENICHINI A DRAGO … – Il Crotone ha da poco esonerato (per la seconda volta in due anni) Menichini, affidando la panchina a Massimo Drago. Originario proprio di Crotone, Drago, quarantuno anni a marzo, è alla prima esperienza su una panchina professionistica. Finora, infatti, ha allenato solo i giovanissimi e quest’anno era stato promosso vice di Menichini.
Il suo debutto sulla panchina calabrese è stato sfortunato, dato che nella gara esterna contro la Juve Stabia, ha visto sfumare i tre punti al 96′, a causa del gol di Sau. Il pareggio è comunque servito a interrompere una striscia negativa di quattro sconfitte consecutive, anche se l’ultima vittoria è datata 10 dicembre 2011 (2-0 in trasferta alla Nocerina). I rossoazzurri hanno ottenuto solo due vittorie nelle ultime 12 partite, perdendo 6 volte e pareggiando le restanti quattro. Una squadra in crisi profonda, insomma.
I GUAI DEL CROTONE – I problemi principali sono concentrati in attacco, il secondo peggiore del torneo dopo quello del Gubbio con appena 24 reti fatte. Per darci un’idea tutto il Crotone ha segnato quattro reti in meno del duo Immobile-Sansovini. Il cannoniere della squadra è Calil con 6 reti. Il brasiliano, proprio a Crotone, nel campionato di Prima Divisione (allora ancora C1) 2008-2009 visse la sua stagione migliore con 7 reti.
Dal gennaio 2011 è tornato in rossoazzurro dopo la poco felice esperienza di Frosinone e sta ritornando a essere decisivo. Insieme all’altro cavallo di ritorno, Gabbionetta , Calil costituisce il punto di forza dei calabresi. Il problema è che il resto della squadra è poca cosa.
Sta deludendo, infatti Nicola Sansone, arrivato quest’estate dal Parma, dopo che i ducali lo avevano prelevato nientemeno che dal Bayern Monaco. Con la squadra riserve dei bavaresi, Sansone aveva impressionato anche Van Gaal, per la sua tecnica e accelerazione, ma fin qui le sue qualità si sono viste poco.
Il centravanti invece è ancora Djuric, pennellone di 2.02cm che ha una vena realizzativa inversamente proporzionale alla sua altezza. Il punto debole dei calabresi è la fascia sinistra, dove gioca Vinetot, centrale adattato esterno per mancanza di alternative. Da quella parte l’asse Zanon-Sansovini dovrebbe dunque sfondare con facilità. Tatticamente il Pescara dovrà fare attenzione alla posizione di Calil, che, viene schierato mediano, salvo poi scambiarsi di posizione con il trequartista di turno, spesso Galardo, per sfruttare la sua capacità di inserimento e sorprendere gli avversari. Se il Pescara aggredirà subito la linea mediana, impedendo a Calil di avanzare il suo raggio d’azione, il Crotone si troverà con i rifornimenti tagliati in avanti e in balia degli avversari.
Gara non difficile, dunque, a patto di affrontarla sempre con la stessa ferocia e determinazione che fin qui hanno contraddistinto il cammino di Cascione e compagni.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]