L’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ha ufficializzato l’esito del bando
PESCARA – L’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ufficializzando l’esito del bando per accedere ai contributi per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione per alloggi presi in affitto da privati, ha detto che sono state 784 le domande presentate da altrettanti utenti . Tale bando pubblicato a fine gennaio dall’amministrazione comunale di Pescara è scaduto lo scorso 22 febbraio. A questo punto l’Ufficio comunale Politica della Casa ha avviato l’esame delle domande per procedere con la redazione della relativa graduatoria e consentire di presentare la rendicontazione alla Regione Abruzzo per la rapida erogazione delle somme entro il mese di maggio.
Ha spiegato l’assessore:
anche per il 2011 l’amministrazione comunale si prepara a garantire un sostegno concreto e tangibile a quelle famiglie che, ferme da anni nella lista d’attesa comunale per l’assegnazione di un alloggio popolare, oggi si vedono costrette a ricorrere ad appartamenti presi in affitto da privati, con i relativi oneri e costi ben superiori a quelli di una casa in edilizia residenziale pubblica. Per tamponare tale situazione, il nostro governo cittadino è innanzitutto impegnato nella rimozione di tutte le situazioni di abusivismo, e infatti già tra poche settimane ripartiranno gli sfratti di coloro che hanno occupato senza alcuna legittimità le case popolari, in modo da recuperare abitazioni da riassegnare agli aventi diritto; poi siamo impegnati nella realizzazione di nuovi alloggi, che comunque non potranno soddisfare tutte le richieste. La terza misura è a questo punto quella di dare un contributo economico a coloro che pagano affitti privati, contributo compreso tra i 2mila e i 3mila euro l’anno circa, un sostegno minimo ma che comunque rappresenta una boccata d’ossigeno per le famiglie che vivono una situazione di oggettiva difficoltà. E lo scorso anno furono ben 700 le domande arrivate in Comune.
Per l’ammissione al contributo sono necessari alcuni requisiti base, come la cittadinanza italiana o di uno stato dell’Unione Europea; gli extracomunitari saranno ammessi se muniti di permesso o carta di soggiorno, se iscritti nelle liste di collocamento o se esercitanti una regolare attività di lavoro subordinato o autonomo. Poi è richiesta la residenza nel Comune di Pescara, quale conduttore in locazione di un alloggio non a canone sociale; la titolarità, per l’anno 2010, di un regolare contratto di locazione per un alloggio situato sul territorio di Pescara, contratto non di natura transitoria, debitamente regolarizzato e registrato. Sono esclusi ovviamente gli inquilini degli alloggi popolari o i contratti stipulati per un solo anno.
Ha proseguito la Del Trecco:
sono poi necessari la residenza anagrafica nell’alloggio, un reddito annuo convenzionale complessivo non superiore al limite richiesto per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ossia 12mila 923,82 euro; ovviamente faremo riferimento all’ultima dichiarazione dei redditi presentata dagli utenti, ossia quella del 2009, nella quale saranno previste detrazioni pari a 516,46 euro per ogni figlio minorenne e altri 516,46 euro per ogni ulteriore componente, oltre i primi due ed esclusi i figli minorenni, sino a un massimo di sei. Sono inoltre calcolati nella misura del 60 per cento i redditi derivanti da lavoro dipendente o da pensione. E ancora, verrà presa in considerazione l’incidenza del canone di locazione sul reddito complessivo, diviso in due fasce: nella Fascia A rientreranno tutti gli utenti per i quali il canone incide in misura non inferiore al 14 per cento se il reddito annuo complessivo non è superiore a 11mila 901,56 euro; nella Fascia B rientreranno i casi in cui il canone incide in misura non inferiore al 24 per cento se il reddito annuo complessivo non è superiore a 12mila 923,82 euro. I limiti di reddito sono innalzati del 25 per cento in presenza di nuclei familiari che includono soggetti disabili con invalidità, o familiari ultrasessantacinquenni o disabili. Infine i richiedenti non devono essere proprietari di alloggi.
L’entità del contributo spettante a ogni richiedente ammesso sarà determinata dall’incidenza del canone annuo del 2010 e quindi per i nuclei familiari con un reddito annuo complessivo non superiore a 11mila 532,56 euro (Fascia A) verrà corrisposto un contributo pari alla parte del canone di locazione eccedente il 14 per cento del reddito, sino a un massimo di 3mila 98,74 euro l’anno; per i nuclei con reddito non superiore a 12mila 923,82 (Fascia B), verrà corrisposta la parte del canone di locazione eccedente il 24 per cento del reddito sino a un massimo di 2mila 324,05 euro l’anno. La somma verrà erogata in un’unica soluzione dopo che la Regione avrà accreditato al Comune i fondi. Ovviamente il Comune procederà anche a controlli a campione sulle domande per accertare la veridicità delle dichiarazioni effettuate e se dagli accertamenti dovessero emergere delle dichiarazioni false, oltre a incorrere nelle sanzioni penali, il dichiarante decadrà dai benefici previsti.