Un passo verso l’integrazione religiosa e culturale
PESCARA- Nel capoluogo adriatico la prima Chiesa della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia! Sorgerà in via Caduti per Servizio con una struttura in legno di 1.463 metri quadrati che la Diocesi realizzerà con fondi propri su un terreno di proprietà comunale, concesso in diritto di superficie per 99 anni con una spesa di 50mila 34,60 euro che l’amministrazione reimpiegherà per valorizzare il proprio patrimonio immobiliare.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha ufficializzato la delibera approvata ieri mattina dal Consiglio comunale con 18 voti a favore:
La delibera ha una matrice bipartisan, nata dall’incontro positivo con la Comunità Ortodossa Romena d’Italia che in Abruzzo, e in particolare a Pescara, è oggi una realtà ben numerosa che ha saputo integrarsi nella nostra città con la popolazione residente, peraltro la stessa Comunità è stata riconosciuta come Ente di Culto con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana firmato il 12 settembre 2011.
Mesi fa la Comunità ha manifestato all’amministrazione locale la necessità di poter disporre di uno spazio proprio, chiedendo la possibilità di realizzare una costruzione particolare e di pregio, in legno, in cui accogliere i propri fedeli, una struttura peraltro unica in Italia.
Noi abbiamo individuato il sito, ossia un terreno di proprietà comunale situato in via Caduti per Servizio, che, nel 2008, era stato ceduto con un atto notarile alla Cooperativa Edilizia Acquario – Società Cooperativa’ per la realizzazione di alloggi che non sono mai stati costruiti.
Nel giugno 2011 lo stesso Presidente della Cooperativa ha comunicato di rinunciare al progetto e ha avanzato la proposta di annullamento dell’atto notarile. A questo punto abbiamo deciso di autorizzare la concessione, in diritto di superficie per 99 anni del lotto di terreno grande 1.463 metri quadrati a favore della Diocesi Ortodossa Romena, per un corrispettivo valutato in 50mila 34,60 euro. Ma non basta: prima di procedere con la delibera odierna abbiamo anche voluto valutare l’impatto sul territorio di tale decisione.Infatti il sito prescelto ricade nelle immediate vicinanze della parrocchia di San Pietro Martire dove opera Don Max .
ha illustrato il primo cittadino che ha voluto personalmente mettere al corrente Don Max della proposta e lo stesso parroco, in modo intelligente, non ha sollevato alcuna obiezione, anzi ha espresso parere favorevole a tale insediamento che rappresenterà per noi un’ulteriore sentinella in una porzione del territorio particolarmente delicata. E ha interpellato anche il vescovo, Monsignor Tommaso Valentinetti che ha espresso elogio nei confronti della creazione di un nuovo nucleo di preghiera.
Il parere dell’amministrazione non poteva dunque che essere favorevole a un progetto che esprime aggregazione e integrazione tra comunità diverse. La chiesa, completamente in legno sarà costruita a totale cura e spese della Diocesi Ortodossa sulla scorta di un progetto definitivo che sarà preventivamente approvato dal Comune.