PESCARA – Si è riunita ieri la Commissione Vigilanza sul tema degli affidamenti diretti relativi al Verde pubblico. Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ in riferimento a tale seduta ha sottolineato che quando l’amministrazione Alessandrini ha affidato gli incarichi diretti alla ditta De Natura Srl di Città Sant’Angelo per l’abbattimento dei pini di via Regina Margherita e per tutte le altre opere eseguite negli ultimi due anni sul verde pubblico, sapeva che la titolare dell’impresa è Denia Di Giacomo, la moglie di uno dei due agronomi del Comune, ossia di uno dei dipendenti dello stesso Ufficio Verde pubblico-Lavori pubblici da cui partivano gli affidamenti diretti. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ritiene che ci siano risvolti da indagare e per questo invierà il ‘caso’ all’attenzione dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, e alla Magistratura. Nel frattempo, si chiede la revoca o la sospensione di tali incarichi nelle more di un approfondimento dovuto in termini di trasparenza.
“Innanzitutto – ha detto Foschi – ha spiccato in maniera vergognosa l’assenza dell’assessore al Verde pubblico Laura Di Pietro, che ha disertato l’appuntamento che la riguarda in maniera diretta, senza neanche una riga per giustificare la propria assenza, così come dei due agronomi, Mario Caudullo e Vincenzo Evangelista, e anche di tutti i consiglieri di centro-sinistra membri della Commissione, che comunque si è riunita grazie alla presenza dei consiglieri di centro-destra (Marcello Antonelli, Alfredo Cremonese, Luigi Albore Mascia, Massimo Pastore, ovviamente il Presidente Carlo Masci, e il consigliere di maggioranza Massimiliano Pignoli). Unico presente per la struttura tecnica il dirigente Pierpaolo Pescara. La nostra indagine è partita nei giorni scorsi dal cantiere di via Regina Margherita: dinanzi all’annunciato abbattimento dei 19 pini abbiamo voluto approfondire le carte già disponibili prima di esprimerci, partendo dall’appalto dell’opera e qui sono saltate fuori le prime sorprese con annesse perplessità. Per l’incarico, il dirigente, supponiamo con l’avallo della giunta Alessandrini e dell’assessore delegato Laura Di Pietro, che non potevano non-sapere, ha effettuato un affidamento diretto vista la scarsa entità finanziaria del cantiere, 5mila 180 euro, e ha incaricato la ditta De Natura Srl di Città Sant’Angelo, la cui titolare risulta essere Denia Di Giacomo, assessore del Pd al Comune di Città Sant’Angelo. Tutto legittimo sotto il profilo tecnico-procedurale, se non fosse per un piccolo dettaglio, ovvero che la signora Di Giacomo è la moglie di uno dei due agronomi dipendenti del Comune di Pescara, notizia confermata dalla diretta interessata.
A questo punto è esploso un evidente, scontato e imbarazzante problema di opportunità tecnico-amministrativa, oltre che politico: è infatti legittimo che l’Ufficio Verde pubblico-Lavori pubblici assegni in modo diretto, dunque senza una gara d’appalto, un lavoro pubblico a una ditta la cui titolare è coniugata con uno degli agronomi del Comune, ovvero con un dipendente dello stesso ufficio che assegna l’incarico? E questo anche perché, andando a spulciare tra le carte in nostro possesso, viene fuori che la ditta De Natura Srl di Città Sant’Angelo, dal giugno 2014 a oggi, è stata più volte scelta dall’Ufficio Verde pubblico-Lavori pubblici per piccoli o medi cantieri inerenti la cura del verde cittadino: dalle prime carte già acquisite emerge che in favore della Società De Natura Srl sono stati già impegnati 9mila 172 euro per la messa in sicurezza e riduzione delle interferenze delle alberature cittadine il 24 dicembre 2015; e ancora altri 1.333,33 euro nell’ambito del Piano Neve 2015-2016 per interventi di messa in sicurezza delle alberature nelle macroaree 1 e 2, impegno di spesa il 4 dicembre 2015; il primo dicembre 2015 ancora un impegno da 335,33 euro per la De Natura Srl per l’affidamento degli interventi di manutenzione del patrimonio arboreo delle predefinite macroaree 1 e 2; il 6 giugno 2014 impegno di 219,60 euro per la piantumazione di due piante di Osmanthus in piazza Sacro Cuore nell’ambito della realizzazione delle isole ecologiche sperimentali interrate; il 28 luglio 2015 risultano essere state liquidate alla ditta De Natura Srl 23mila 609 euro per la manutenzione straordinaria delle alberature cittadine che presentavano elevati rischi per l’incolumità pubblica (mandato di pagamento datato 21 gennaio 2016). Parliamo di incarichi che solo da luglio 2015 a dicembre 2015 ammontano ad almeno 35 mila euro complessivi. Non sappiamo se tale elenco sia o meno completo ed esaustivo, ma sicuramente – ha proseguito Foschi – merita un approfondimento in più sedi perché se è legittimo l’affidamento diretto di cantieri il cui importo è sotto i 40mila euro, è anche vero che la scelta delle ditte dev’essere quanto meno opportuna, evitando legami di parentela diretta tra l’impresa e, addirittura, un dipendente comunale impegnato nello stesso settore da cui parte l’incarico (in questo caso l’Ufficio Verde che rientra nel Dipartimento dei Lavori pubblici), e soprattutto garantendo una corretta rotazione tra le imprese che eseguono lo stesso genere di incarico e che sono iscritte in un apposito elenco comunale”.
Il dirigente Pescara, in Commissione, ha tentato di ricostruire la vicenda, partendo dalla relazione dell’agronomo Rabottini, incaricato dalla giunta Alessandrini, che avrebbe segnalato il rischio di schianto per alcuni pini di via Regina Margherita e, vista l’urgenza di procedere, la struttura tecnica avrebbe deciso di affidare l’incarico direttamente alla De Natura che già stava lavorando su Pescara, dunque era già operativa con mezzi e personale e il suo intervento avrebbe garantito un risparmio all’Ente.
“Ma la nostra obiezione – hanno rintuzzato il Presidente Masci e Foschi – non è semplicemente sull’incarico di via Margherita, quanto sul fatto che l’Ufficio abbia affidato in modo diretto, dunque non dopo una gara d’appalto o un concorso tra almeno 5 ditte, un incarico alla società della moglie di uno dei dipendenti del settore, e lo ha fatto in modo sistematico più volte pur essendo a conoscenza di tale legame familiare. Ed è su questo – ha proseguito Foschi – che ravvisiamo un possibile conflitto d’interessi che a questo punto sottoporremo al giudizio dell’Autorità Anticorruzione e alla Magistratura per quel supplemento di chiarezza e trasparenza che oggi l’assessore Di Pietro non ha ritenuto opportuno garantire”.
Intanto l’assessore Di Pietro e l’agronomo Caudullo verranno riconvocati dalla Commissione Vigilanza per mercoledì prossimo, mentre il Dirigente Pescara dovrà consegnare un elenco dettagliato di tutti gli incarichi diretti affidati alla ditta De Natura Srl.
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