PESCARA – Botta e risposta tra il consigliere del Pd Fusilli e l’assessore alle Politiche sociali Cerolini sulle somme non ancora liquidate alle famiglie , che hanno in affido minori in difficoltà. Secondo Fusilli le fatture non liquidate risalirebbero a gennaio-febbraio per un importo di 20mila euro, secondo Cerolini invece le suddette fatture sarebbero dello scorso maggio e ammonterebbero a 2500 euro. Per quanto riguarda poi lo scambio di reciproche “gentilezze” al consigliere Pd che ha consigliato a Cerolini di dimettersi, l’assessore risponde che ,vista la gaffe in cui Fusilli è incappato, sarebbe opportuno che prendesse un periodo di meritato riposo dalle attività di consigliere per ritrovare la propria bussola.
Prima di riportare i numeri e i chiarimenti dell’assessore vogliamo però fare qualche osservazione sugli scambi di cortesie tra rappresentanti dell’opposizione e della maggioranza a Pescara . Finchè queste esternazioni riguardano un’opera pubblica come ad esempio il Museo del Mare ci possono pure stare in quanto rientrano nel gioco delle parti, nella normale dialettica politica tra opposte fazioni, ma quando si tocca il sociale e argomenti quali l’affido bisognerebbe essere un pò meno polemici ed agire con più tempestività ed efficacia.Le fatture per famiglie, che compiono un gesto di solidarietà verso bambini sfortunati, non dovrebbero restare in sospeso, ma essere erogate con puntualità. La vis polemica , che però è il sale della democrazia, lasciamola per i vari calici, per l’annunciato dragaggio e quant’altro , ma risparmiatela alla solidarietà.
In replica alla nota di Fusilli, ha detto Cerolini:
ancora una volta il consigliere Fusilli, nella foga estiva, perde di vista numeri, cifre, finisce in confusione spara i numeri al lotto e su quei numeri è bene fare ordine: l’amministrazione comunale ha sempre regolarmente versato gli aiuti corrisposti alle famiglie che si sono assunte il delicato compito di custodire dei bambini in affido, temporaneamente tolti alle famiglie d’origine a causa di un qualunque disagio.
Solo a fine aprile, subito dopo l’approvazione del bilancio, la ragioneria comunale ha temporaneamente fermato la liquidazione delle somme per il necessario assestamento di cassa. In totale sono quattro le fatture non ancora liquidate a quattro famiglie, per un importo complessivo pari a 2.500 euro: si tratta, nello specifico, dell’atto numero 206 del 22 aprile 2010 per un importo di 300 euro; l’atto 237 del 3 maggio, pari a mille euro; l’atto 268 del 14 maggio pari a 900 euro e, infine, l’atto 262 del 14 maggio pari a 300 euro.
Non esiste alcuna fattura sospesa da gennaio o febbraio, dunque non comprendo come e dove il consigliere Fusilli abbia trovato un’informazione tanto grossolanamente errata, che ancora una volta lo ha indotto ad ‘abbaiare’ alla luna. Forse, trattandosi di materie tanto delicate quanto i servizi sociali, il consigliere Fusilli dovrebbe prendersi la briga di approfondire meglio, attraverso fonti ufficiali, dati e numeri, evitando di creare allarme tra i cittadini. Ovviamente anche quelle fatture non dovranno restare in sospeso e, anzi, l’ufficio ragioneria ci ha comunicato pochi giorni fa di aver avviato il mandato di pagamento.
Ringrazio il consigliere Fusilli per i preziosi consigli, ma a mia volta gli consiglio di approfittare delle vacanze estive per prendersi una lunga pausa di riflessione dall’attività politico-amministrativa.