PESCARA – Una serie di eventi cinematografici nei mesi di marzo e aprile animeranno il Cineteatro Massimo con speciali dedicati all’arte, alla musica e alla letteratura. Domani mercoledì 4 marzo si parte con il film-documentario dedicato al re del pop, dal titolo Michael Jackson, Life, Death and Legacy. Tre spettacoli (alle 18.30, alle 20.30 e alle 22.20) per presentare il lavoro della regista Maureen Goldthorpe, che nel suo lungometraggio alterna testimonianze inedite di persone che hanno collaborato con Michael Jackson, di parenti e amici, con esibizioni che lo hanno reso uno degli artisti più amati e seguiti in tutto il mondo. Il film offre l’opportunità di riascoltare tutti i suoi brani di maggior successo, da I want you back, inciso con i Jackson Five a Don’t stop ‘til you get enough, da Thriller e Billy Jean a Bad e Black or White.
L’8 Marzo il cineteatro Massimo offrirà un omaggio a tutte le donne, con la proiezione del film sulla figura della grande poetessa Alda Merini, La pazza della porta accanto. In questo documentario diretto da Antonietta De Lillo, Alda Merini racconta la propria vita in una narrazione intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza – l’infanzia, la sua femminilità, gli amori, l’esperienza della maternità e il rapporto con i figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull’arte. Con la sua naturale schiettezza, Alda Merini si apre a pensieri sul peccato, l’anima, l’isolamento, l’ipervalutazione dell’amore, i clichés sulla santità dei poeti, la morte, l’esperienza dell’ospedale psichiatrico, la religione, il terribile distacco dai figli per via della malattia. Su tutto, il male contemporaneo dell’indifferenza. Con il linguaggio ordinario della “porta accanto” che all’improvviso si fa preciso, esatto, poetico, appunto.
L’11 marzo sarà la volta di un documentario che svelerà il mistero di una delle tele più amate dal pubblico: La ragazza con l’orecchino di perla. L’opera di Jan Vermeer si offre oggi al pubblico in tutta la sua silenziosa e aggraziata bellezza. Concluso un tour di due anni nei più importanti musei del pianeta, dove ha incontrato oltre 1,2 milioni di spettatori, la gemma di Vermeer torna al Museo Mauritshuis restaurata e pronta a raccontare la sua storia.
Il 17 e 18 marzo la rassegna darà spazio all’uscita nazionale di uno dei più importanti eventi musicali dell’anno: Queen Rock Montreal, il leggendario concerto considerato una delle migliori esibizioni di sempre dei Queen, un’ennesima testimonianza dell’entusiasmo che era in grado di generare Freddie Mercury. Registrato al Forum di Montreal il 24 novembre del 1981, è stato il primo concerto a essere interamente ripreso nel formato cinematografo 35mm, che ora viene rimasterizzato e restaurato in Ultra HD con un magnifico surround sound, dando vita alla migliore esperienza cinematografica possibile. La straordinaria performance dei Queen sul palco di Montreal, una delle 46 tappe nordamericane del Game Tour dei Queen, presenta molti dei loro brani più celebri, a cominciare da una meravigliosa Bohemian Rhapsody, in cui i giochi di luci e i virtuosismi del gruppo raggiungono una sintonia perfetta, così come la sempre emozionante We Are The Champions, con una prova coinvolgente di Freddie Mercury che ci fa capire perché questo brano è diventato l’inno di tutte le competizioni sportive. Addirittura, nel caso di We Will Rock You, possiamo assistere a due versioni, una trascinante e veloce (con cui, in quel periodo, il gruppo apriva i concerti), e l’altra più tradizionale in chiusura. Ma risultano memorabili, grazie al carisma di Freddie Mercury e degli altri componenti della band, anche le interpretazioni di Somebody To Love, Killer Queen, Save Me, Under Pressure, Keep Yourself Alive e Another One Bites The Dust, senza dimenticare una commovente versione acustica di Love of My Life.
Mercoledì 25 Marzo la rassegna darà nuovamente spazio all’arte, con uno straordinario ed imperdibile appuntamento alla scoperta del Rembrandt ricco e rivoluzionario degli ultimi anni, con la serie di autoritratti e gli eccezionali chiaro scuri de La Ronda di Notte, in un mix di storia di vita dell’artista e di dietro le quinte della mostra. É così che dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam prende il via un viaggio alla scoperta dell’artista protagonista assoluto del secolo d’oro olandese: un viaggio tra i segreti dei volti che, come diceva Ernst H. Gombrich, solo gli occhi sagaci e attenti di Rembrandt paiono riuscire a svelare.
Il primo aprile il Cineteatro Massimo celebra i Beatles riproponendo A Hard day’s night, in versione restaurata e digitalizzata. In una serie di esilaranti episodi, il film racconta la nascente e sfrenata passione dei fan per il maggior fenomeno musicale del XX secolo: dai balli shake alle lunghe capigliature ondeggianti, dalle camicie con colli ampi come vele ai dialoghi surreali… Tutto questo sono stati i Beatles e il loro pubblico. A Hard Day’s Night è uno dei più bei film musicali della storia del cinema e certamente una pietra miliare della generazione pop. Ironico ed avvolgente, accompagnato dall’omonimo, incredibile album dei Fab Four che raggiunse all’epoca vendite da capogiro, il film fu nominato agli Oscar, ai Grammy, ai Batfa.
L’8 aprile un appuntamento speciale con l’opera: La Traviata a Paris. La struggente storia d’amore tra Violetta Valery e Alfredo Germont, in questa straordinaria versione prodotta da Andrea Andermann per la regia di Giuseppe Patroni Griffi, viene ripresa proprio nei luoghi dell’Opera, a Parigi, ed è un cronista contemporaneo ad introdurre i fatti che si snodano in un collegamento che ci porta indietro nel tempo fino al 3 maggio del 1900 (postdatata di circa 50 anni rispetto alla versione originale dell’Opera).
Il 15 aprile sul grande schermo della sala 3 si apriranno le porte della National Gallery, Il ritratto di un grande luogo della cultura e un originale racconto sull’arte, sull’intenso e continuo dialogo tra i capolavori del nostro passato e le passioni del nostro presente. Ultima illuminante creazione di Wiseman, presentata a Cannes 2014. Dice Marianna Cappi “Wiseman entra alla National Gallery di Londra e quel che ne esce supera di gran lunga la conoscenza dell’avventore più appassionato e frequente. Accade sempre così quando il maestro indiscusso di questo genere di documentario sceglie un soggetto. Perché Frederick Wiseman non si accosta alle cose, le penetra, ne osserva i bordi, la profondità, i doppi strati, ribaltando le prospettive per interrogarle tutte, nessuna esclusa. Con obiettività, con metodo, con la volontà di imparare tutto ciò che si può imparare, proprio lui che, a più di ottant’anni, ha così tanto da insegnare”.
Il 22 aprile arriva una sferzata di energia con il rock dei Rolling Stones, raccontati da Brett Morgen in The Rolling Stones Crossfire Hurricane. Un progetto che racconta, come mai fatto prima, la storia di un gruppo di ragazzi dei primi anni Sessanta ossessionati dal rock blues fino alla consacrazione di rockstar assolute. In questo progetto tutti i membri dei Rolling Stones si sono messi in gioco come mai fatto fino ad ora e sono stati intervistati raccontando tutti i retroscena del gruppo.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter