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Pescara, il Comune partecipa al bando per la riqualificazione delle periferie

da Redazione

Pescara, al via il bando per la riqualificazione delle periferieLa scadenza ministeriale per la presentazione è il 29 agosto

PESCARA – Il Comune di Pescara parteciperà al Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia che nasce dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016, con cui si approva del bando con il quale sono definiti le modalità e la procedura di presentazione dei progetti, già online sul sito del Comune da diversi giorni.

Ieri la presentazione in Sala Giunta a cui hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini e la Giunta comunale, coinvolta nell’azione di riqualificazione contenuta nel bando.

“Lanciamo un avviso in cui chiediamo alla imprenditoria privata di partecipare a questo importante bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie – illustra il sindaco Marco Alessandrini – sono disponibili 500 milioni di euro in tutto e chiediamo la collaborazione del privato perché il punteggio aumenta con la migliore sinergia fra pubblico e privato, un modello che a Pescara esiste e può crescere a vantaggio della città.

Non credo sia un’occasione che ci possiamo permettere di perdere e vogliamo mettere in campo iniziative che vanno nella duplice direzione delle infrastrutture materiali e immateriali. Questo perché la riqualificazione passa anche e soprattutto attraverso le reti di relazioni che danno aiuto, sostegno e sicurezza ai cittadini e che cercheremo di mettere in atto con il progetto che presenteremo.

La vera riqualificazione cittadina parte dalle periferie, ce lo dicono gli indirizzi amministrativi che a livello anche europeo si stanno prendendo e ce lo dicono i fatti di cronaca nazionali e internazionali che bisogna essere presenti con interventi, servizi, opere materiali e immateriali nelle periferie per fare prevenzione e per dare ascolto e risposte che la comunità chiede”.

E’ un’importante opportunità da cogliere in senso positivo – così il vice sindaco Enzo Del Vecchio – Dobbiamo partecipare con un progetto di grande qualità e farlo utilizzando al meglio i tempi che sono davvero strettissimi per operare. I limiti economici di 40 milioni per le città metropolitane e 18 milioni per i capoluoghi danno spazi di manovra anch’essi ristretti, ma sono comunque utili ad agire .

Per avere un progetto di assoluta qualità dobbiamo svolgere un’azione ad ampio raggio, senza escludere nulla e prendendo a bersaglio le periferie degradate. Abbiamo fatto un avviso pubblico indirizzato a soggetti pubblici e privati che vogliano coadiuvare con l’Amministrazione questo progetto.

I tempi sono strettissimi, proprio per avere la possibilità di costruire un progetto finanziabile, di cui condivideremo il percorso fra qualche giorno con tutti i soggetti che animano l’Urban Center e le associazioni di categoria.

Il bando nasce anche da un accordo con le fondazioni bancarie, noi abbiamo scritto alla nostra per avere un progetto mirato sul sociale e puntare a punteggi autorevoli per perseguire tale obiettivo. Poi ci sono interventi che abbracciano tutti i settori. Dalla rigenerazione delle infrastrutture, dunque sedi dismesse, palazzi e fabbricati di proprietà del Comune in degrado, dove dislocare servizi, funzioni sociali e tutto ciò può servire a rendere tale progetto in linea con quanto chiesto dalla Presidenza del Consiglio. Tutti dovranno essere garantiti da progetti preliminari, il bando verrà presentato il 29 di agosto, tutti i documenti necessari sono online”.

“Si tratta di un bando che ha un altissimo valore sociale – conclude l’assessore Giuliano Diodati – che è importante per la riqualificazione di alcune zone della periferia che sono indicate, ma anche per la riqualificazione sociale, della vita delle persone che ci vivono. La nostra volontà è quella di formulare un intervento ad ampio raggio, che ci consenta di agire non in modo assistenzialista, ma con progetti di vera prevenzione, che la città attende e che sono davvero utili a fare un’azione integrata sulla città e per la città”.

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