Pescara, al via il 7° Festival Mediterraneo della Laicità

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PESCARA – Fervono i preparativi a Pescara per le giornate centrali della settima edizione del Festival Mediterraneo della Laicità, progetto culturale scelto tra i nazionali dell’Ufficio dell’Otto per Mille della Tavola Valdese che lo sostiene consentendone la piena realizzazione.

“Dopo tanti anni in cui ho partecipato alle iniziative come pubblico godendomele – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo – adesso sono al fianco degli organizzatori per lanciarle. Io da amico ho vissuto al fianco di Silvana che di anno in anno è sempre riuscita ad organizzare dei programmi sempre più interessanti. Queste cose non si costruiscono dal niente, ma offrendo sempre una qualità artistica. È anche una bella sfida, poi l’arte spesso è stata in conflitto con la religione, quindi sono curioso di approfondire questo rapporto tra laicità, religione ed arte”.

Iniziato il 24 settembre con i Cicli Arte e Musica – che proseguiranno nelle prossime settimane – dal 17 al 19 ottobre prossimi si terranno le giornate centrali del Festival Mediterraneo della Laicità, anticipato dal Ciclo Documentari e da un Ebook con interventi di giovani creativi in download gratuito, scaricabile da www.itinerarilaici.it nel settore dedicato alla settima edizione dove è anche inserito, in dettagli, tutto il programma.

Per questa settima edizione – ha spiegato Silvana Prosperi,organizzatrice dell’evento – l’importante non è ci manteniamo, ma cosa abbiamo per la società. Il nostro festival è stato scelto per la quinta volta a livello nazionale. Se è vero che la cultura è importante per il territorio, bisogna rappresentarsi con le capacità. La seconda novità importante è il rapporto scientifico con il professor Ferraris ed il suo Laboratorio dell’Università di Torino. Nel 1999 Ferraris ha fatto in modo che si potesse aprire una rete di relazioni. Questo apre alla capacità della filosofia che l’uomo condivide da millenni confrontandolo sugli aspetti della quotidianità. Quest’anno il nostro percorso si è particolarmente arricchito. C’è un ciclo che riprende l’arte nella coscienza civile. Poi abbiamo avuto un rapporto di collaborazione con l’Istituto Tostiano attraverso la quale ci siamo raffrontati con la realtà del territorio. Il tema che abbiamo scelto è l’arte perché crediamo veramente che il nesso tra arte e laicità sia imprescindibile per rappresentare le forme di vita ed è la base per la convivenza civile. Spesso manca il senso della comunità ;vorrei che questa città e che questa regione mettessero  la cultura al primo posto “.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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