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Pescara: al via il progetto l’Ambulanza dei desideri

da Redazione

presentazione dell’Ambulanza dei desideriAlessandrini: “Progetto lodevole per recuperare una dimensione di socialità”

PESCARA – Si è svolta ieri mattina a Pescara la presentazione dell’iniziativa l’Ambulanza dei desideri, che aiuta pazienti gravemente ammalati residenti nella provincia di Pescara a realizzare piccoli e grandi desideri a costo zero per l’utenza e promossa dalla ASSO Onlus. Nel centro sud è la prima iniziativa di questo tipo. Parole di gratitudine quelle espresse dal sindaco Marco Alessandrini:

“Si tratta di un progetto assolutamente lodevole. Ringrazio la ASSO Onlus perché in questo modo si donano momenti di gioia a persone che occasioni di gioire ne hanno poche, per recuperare una dimensione di socialità che le difficoltà di vita rendono difficili da raggiungere. Per noi che siamo assistiti dalla salute potersi muovere è normale, ma non è cosi per chi ha problemi di salute. Grazie quindi per chi riesce a donare ad essi un sorriso”.

L’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali Giuliano Diodati spiega:

“La ASSO collabora da tanti anni con il Comune e questo Pescara conferenza di presentazione dell’Ambulanza dei desiderirapporto va rafforzandosi sempre di più; sono stato molto contento che il Comune sia intervenuto per il patrocinio e che diversi attori si siano interessati a questo progetto lodevole che dia un momento di serenità a persone con problemi di salute. La ASSO si doterà di una ambulanza medicalizzata per far sì che gli ultimi desideri di queste persone vengano esauditi. Oltre all’amministrazione comunale anche altri attori interverranno per portare a termine l’acquisto delle ambulanze e la sensibilizzazione verso questo sogno affinché possa diventare realtà. Ringrazio il dottor Alessandro Felizzi e il dottor Francesco Malorgio del reparto Oncologia dell’ospedale di Pescara e il dottor Marco D’Alessandro direttore dipartimento diagnosi e cura dei tumori”.

Luciano Fattori della ASSO illustra la mission del progetto:

“Abbiamo pensato di portare avanti un progetto che già esiste all’estero e lo abbiamo rielaborato mettendo a disposizione una ambulanza per pazienti che hanno difficoltà, maggiormente anziani, che vogliono tornare a visitare il luogo natìo o tornare a visitare un vecchio amico. Su richiesta del paziente o del medico curante trasferiremo il paziente dove egli voglia andare. Dedicheremo una ambulanza proprio per questo tipo di attività che sarà accompagnata dal dottor Malorgio. Il servizio è completamente gratuito per pazienti che non corrono rischi immediati. Abbiamo anche un ambulatorio cardiologico gratuito che lavora per tutti gli ultra 65enni del Comune e un servizio di tele medicina di controllo dei soggetti a rischio.”

Vi sono poi stati gli interventi dei medici responsabili del progetto che seguiranno più da vicino la cura e il trasporto dei pazienti.

Il dottor Francesco Malorgio:

“Le richieste presentate verranno valutate e discusse con il paziente e con i familiari, considerando quindi sia la parte clinica che la messa in pratica di un trasporto e di un desiderio che il paziente può esprimere. Ho una fetta di pazienti per me molto cara e farò la mia parte anche pubblicizzando il progetto all’interno dell’ospedale anche con l’assistenza domiciliare ai pazienti; nel futuro ci auguriamo anche di portare dei bambini in posti ludici riuscendo a far gioire anche i loro parenti”.

Il dottor Marco D’Alessandro:

“Per i nostri pazienti è molto importante questo progetto perché c’è la possibilità di migliorare la loro qualità di vita e di portare meglio a termine la vita delle persone. C’è inoltre la possibilità di organizzare delle giornate e dei viaggi con un gruppo di medici spaziando anche nel settore dei figli e dei nipoti dei pazienti oncologici che risentono anch’essi della situazione del paziente”.

Il dottor Alessandro Felizzi, presidente di Rotary club:

“Ringrazio per aver dato al nostro club service l’opportunità di partecipare all’iniziativa per aiutare sul nostro territorio chi ha bisogno e chi è meno fortunato di noi. Si tratta anche di una occasione per dimostrare la nostra reale natura di mezzo di incentivazione di queste iniziative”.

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