Il vicesindaco: “le critiche di Fiorilli un’autoaccusa senza scusanti”
PESCARA – L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pescara,Enzo del Vecchio affida alla seguente nota la replica alle dichiarazioni dell’avvocato Berardino Fiorilli sul problema degli allagamenti nell’area di Pescara Sud.
“Leggere le dichiarazioni di Fiorilli, un cittadino non proprio comune, sulla situazione degli allagamenti nell’area di Pescara Porta Nuova non fa ribollire solo l’acqua dalle condotte, ma chiederebbe allo stesso di dire dov’era quando sono stati programmati e approvati i progetti di quell’area.
Innanzitutto premetto che quel progetto, approvato in data 15.12.2011 con delibera di GC n. 1024 (Fiorilli assente), non il programma di antiallagamento dell’area che non ancora c’è, ha funzionato come doveva e i numeri sono lì a testimoniarlo, ma l’impianto è e risulta insufficiente per le correlazioni negative rappresentate dal canale Bardet.
E infatti, e come testimoniano i video registrati nel corso delle violenti piogge a cavallo tra il 16 ed il 19 gennaio scorso, il nuovo impianto ha dovuto fare i conti non solo con la pioggia venuta giù dal cielo ma anche e soprattutto con i reflussi su tutta linea del Canale Bardet, per effetto dell’impossibilità dello stesso di sversare nel fiume Pescara a causa delle aumentate portate che hanno dato corso anche ad una contenuta esondazione e anche con un’iniziale criticità rappresentata dalla mancata pulizia di alcune caditoie.
Una condizione che, comunque, ha fatto sì che l’impianto realizzato e dotato di una vasca di accumulo con 3 elettropompe, ha movimentato nelle quattro giornate ben 68.359 metri cubi di acqua con una punta massima nella giornata del 18/01 pari a 37.861 metri cubi, che hanno determinato un’attività media giornaliera di circa 438 l/s smaltiti dall’impianto di sollevamento.
Ciò che è mancato in quell’area, cosa che è stata attentamente valutata dai tecnici comunali e dal redattore del progetto, è la capacità di assorbimento di portate di gran lunga superiori a quelle progettuali afferenti alle sole piogge e che risente, oltre alla criticità del Bardet, anche di aree non ancora dotate di impianti di smaltimento delle acque piovane come ad esempio Via Elettra, Via Riccitelli, Viale Cascella.
Per queste ragioni sin dall’insediamento è stato sollecitato da questa Amministrazione all’ACA la realizzazione dell’impianto DK15, il cui compito è proprio quello di sostenere le portate dei canali Bardet, e poste le premesse per completare il sistema i raccolta delle acque piovane in quell’area.
Ma per le stesse motivazioni richiamate abbiamo ritenuto, in attesa che si attui il completamento del piano antiallagamento dell’intera area ed entri in funzione l’impianto DK15, di dotare la zona maggiormente soggetta agli allagamenti e rappresentata da: Via Marconi, Via Pepe, di una rete di raccolta delle acque meteoriche maggiormente capace e il cui aumento di volume può essere riassorbito dall’impianto attualmente realizzato e scongiurare i danni ed i disagi ai cittadini ed agli operatori commerciali del luogo.
Come sempre i dubbi e le perplessità di Fiorilli altro non sono che sue precise responsabilità, quelle della mancata azione di cui egli pecca: le accuse che lancia oggi potevano essere azioni quando aveva ruoli di governo, azioni che malgrado il tempo avuto a disposizione, però, non ha concretizzato come doveva”.