Foschi di ‘Pescara – Mi piace’ sottolinea come Pescara sud si sia ritrovata nuovamente sott’acqua e punta il dito contro la mancata manutenzione degli impianti di sollevamento e la mancata pulizia dei tombini
PESCARA – Il temporale odierno ha provocato l’allagamento di via Marconi, via Elettra e via Falcone e Borsellino, chiuse al traffico dal primo pomeriggio per l’enorme quantità d’acqua rigurgitata dai tombini che ha mandato di nuovo in crisi residenti e commercianti.
Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, chiamato, nel pomeriggio, dai commercianti di viale Pepe-via Marconi, disperati per l’episodio di allagamento,ha affermato che , a detta dei tecnici,a causare lo stesso è stato il mancato funzionamento degli impianti di sollevamento per una mancata manutenzione, oltre alla mancata pulizia dei tombini, pieni di ogni genere di rifiuti, che hanno impedito il deflusso dell’acqua.
“Il nubifragio di oggi non è certo stata una sorpresa – ha ricordato Foschi -: le previsioni meteorologiche l’avevano annunciato da giorni, mercoledì era arrivata la conferma dal Centro Meteorologico della Protezione civile regionale, stamattina il temporale si era già riversato in maniera violenta sul teramano, e le nubi minacciose non promettevano nulla di buono su Pescara.
Quindi dovere della giunta Alessandrini sarebbe stato quello di predisporre tutte le misure per tutelare la città, per consentirle di superare la giornata nel migliore dei modi, senza traumi, e invece zero: nonostante il preallerta, non un tombino bonificato, non un impianto di sollevamento controllato, non un sopralluogo preventivo effettuato.
E oggi Pescara sud, grazie all’inefficienza del sindaco-fantasma Marco Alessandrini si è ritrovata nuovamente sott’acqua: dopo il primo scroscio sono saltati gli impianti di sollevamento nuovi di via Marconi e l’acqua invece di essere spinta lungo le condotte è rigurgitata in superficie, lasciando amaramente sconvolti i titolari degli esercizi commerciali, che hanno visto l’acqua salire rapidamente e raggiungere i 40 centimetri, rendendo impossibile non solo il transito dei veicoli, ma anche l’ingresso o l’uscita dai negozi e dagli androni dei palazzi, i cittadini si sono ritrovati prigionieri in casa per colpa di una giunta incapace di amministrare e che oggi non ha scusanti.
Perché è vero che nel 2009 o nel 2010 quelle stesse strade si allagavano, ma questo accadeva perché, grazie all’ex sindaco D’Alfonso, non c’erano né impianti di sollevamento né gruppi elettrogeni di emergenza a garantirne il funzionamento in caso di black out, opere puntualmente realizzate dal centro-destra con il Piano anti allagamenti che avevamo anche collaudato e funzionava, con un investimento imponente di quasi 2milioni di euro.
Oggi no, oggi quelle opere ci sono, e se non funzionano l’unica responsabilità va ricercata nella loro mancata manutenzione da parte della giunta Alessandrini.
Perché nessuno ieri ha controllato e verificato la tenuta delle pompe oggi presenti in via Marconi e in via Tirino?
Perché nessuno ieri ha predisposto la pulizia straordinaria dei tombini?
Perché sul posto oggi c’erano solo due pattuglie della Polizia municipale che, dinanzi al disastro e alla disperazione dei cittadini, non hanno potuto far altro che chiudere al traffico le strade allagate, usando il nastro bianco e rosso prima, le transenne dopo, per interdirne l’accesso, in attesa che alle 19 arrivassero gli uomini della Attiva, a lavoro solo per aprire i tombini?
Perché non c’era il sindaco, né l’assessore Del Vecchio, né tantomeno i tecnici a dare spiegazioni?
Ovviamente – ha aggiunto Foschi – non ci fermeremo alla protesta odierna, ma andremo a porre tali quesiti anche alle altre Istituzioni”.