La onlus, che conta sulla disponibilità di oltre 40 volontari, accoglie nella struttura 25 disabili, di età compresa tra i 18 e i 60 anni, che dal lunedì al venerdì sono impegnati in varie attività e laboratori, tesi a far acquisire loro competenze professionali, stimolarne la creatività e le capacità manuali, favorire un processo di autonomia e integrazione sociale.
“Ho avviato una serie di incontri con le associazioni che si occupano di disabilità sul luogo in cui svolgono le attività – spiega la Allegrino – E’ un modo per esprimere vicinanza e attenzione al prezioso lavoro che portano avanti, di partecipare alla loro quotidianità attraverso un contatto diretto che è fondamentale per chi amministra. Quella dell’Anfass è un’attività importantissima sia in un’ottica di inclusione sociale e pari opportunità sia per il sostegno che offre alle famiglie, attraverso il Sia, il Servizio di Assistenza e Informazione e le iniziative che organizza per coinvolgerle.
E poi, operando all’interno del parco, riesce a incuriosirne anche i frequentatori, piccoli e grandi, che chiedono spesso di partecipare ai laboratori. In questo modo si stimola la crescita umana e culturale dell’intera comunità. L’Anfass, insieme ad altre associazioni, sarà coinvolta in una campagna di sensibilizzazione sulla disabilità ideata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e in corso di realizzazione”.
L’assessore Allegrino, nel corso dell’incontro, ha seguito le attività organizzate nell’ambito del laboratorio “Tessere d’Abruzzo”, dedicato alla realizzazione di mosaici e oggetti in ceramica. Sui tavoli da lavoro, grazie all’impegno di adulti e ragazzi e alle indicazioni di una mosaicista, hanno preso lentamente forma, tassello dopo tassello, il profilo della Bella Addormentata, il Lupo d’Abruzzo, la cartina geografica ed altre immagini simbolo della regione. I lavori artistici, al termine del laboratorio, saranno esposti in una mostra e utilizzati per bomboniere solidali.
“La mia battaglia va avanti da oltre 20 anni perché mio figlio, che ora ha 44 anni, è stato il primo bambino che ha frequentato l’asilo quando non c’era l’inserimento obbligatorio – ha raccontato Maria Pia Di Sabatino – Finita la scuola, lui ed altri bambini avevano come unica possibilità quella di frequentare un istituto. Ho pensato che non era giusto, che non era possibile. Da quel momento è iniziato il mio impegno con l’Anfass. Ho occupato scuole che non accettavano disabili, ho protestato per ottenere la costruzione degli scivoli e continuerò fino a quando ne avrò la forza “
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