Pescara

Pescara, Antonelli commenta l’ok al concordato Aca

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Il Capogruppo di FI al Comune, dopo l’ammissione al concordato preventivo da parte del Tribunale di Pescara,esprime la soddisfazione per il risultato ottenuto  e sottolinea che fu l’amministrazione di centro destra a premere per la nomina di un professionista capace alla guida dell’azienda

PESCARA – Dopo che l’amministratore unico dell’Aca Vincenzo Di Baldassarre, ieri, in  conferenza stampa aveva  ufficializzato  i numeri del concordato approvato dal Tribunale di Pescara,il   Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli, ha dichiarato che fu il  Governo di centro-destra a  smantellare quel  carrozzone d’impronta Pd che era l’Aca, premendo per la nomina di un professionista capace alla guida dell’azienda.

Il capogruppo ha altresì espresso la sua  soddisfazione per il risultato ottenuto, che finalmente consentirà il rilancio dell’azienda e permetterà nuovi investimenti sulle reti e sulla depurazione delle acque.

Quando nel 2009 abbiamo assunto il Governo della città, con la giunta Albore Mascia, e abbiamo finalmente potuto vedere i conti dell’Aca ci siamo trovati di fronte a un disastro finanziario che rappresentava un rischio anche per il Comune di Pescara, un disastro che portava la firma del Pd – ha ricordato il Capogruppo Antonelli -. Abbiamo capito che occorreva cambiare in fretta e come Comune-capofila abbiamo premuto per un rinnovamento radicale del governo Aca. Pensiamo che nel bilancio del 2011 l’Azienda aveva iscritto tra gli incassi 77milioni di euro di attivo, somme inesistenti. Nel 2013, convincendo anche le altre amministrazioni locali, abbiamo smantellato il carrozzone e abbiamo messo alla sua guida un professionista che ha salvato l’azienda portando innovazioni anche sotto il profilo giudiziario, perché l’Aca era la prima azienda pubblica di cui si sanciva la fallibilità. Approvando il concordato fallimentare, ora anche i Comuni soci sono divenuti dei creditori privilegiati, ovvero incasseranno sicuramente il dovuto, e anche il Comune di Pescara potrà riscuotere gli 8 milioni di euro di crediti che l’Aca gli deve. In caso contrario buona parte dei Comuni soci avrebbero rischiato il default. E grazie all’intervento del centro-destra nel cambiare il management di Aca sono state realizzate opere fondamentali, come il DK15, l’intervento più importante e strategico, ovvero la costruzione e il potenziamento delle reti al fine di intercettare tutti gli scarichi abusivi esistenti sul territorio. E’ stata l’amministrazione di centro-destra a volere l’Aca come stazione appaltante, dopo che l’Ato, sempre a guida Pd, aveva fatto un bando di gara al 50 per cento della copertura finanziaria, ossia 4milioni di euro a fronte degli 8 milioni di euro necessari. Noi abbiamo modificato i ruoli affidando all’Aca quello di stazione appaltante, raggiungendo quell’obiettivo di cui oggi il sindaco Alessandrini e il vice Del Vecchio tentano disperatamente, ma invano, di arrogarsi i meriti. Siamo soddisfatti del risultato che oggi la nuova governance Aca ha raggiunto: è stata cancellata una delle pagine più brutte della politica abruzzese, quella dei carrozzoni del Pd, si è salvata l’azienda, sono stati salvati i Comuni soci e possiamo pensare alla progettualità del futuro”.

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