Pescara

Pescara, Antonelli interviene sul pasticcio del pagamento Tari

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Il consigliere comunale di Forza Italia :”La gestione del settore Tributi di nuovo è finita nella voragine del caos “

PESCARA – Il pagamento della Tassa sui rifiuti (Tari) a Pescara è un vero e proprio pasticcio:

avvisi scaduti prima del recapito,

avvisi a tutt’oggi non ancora recapitati ,

ventilata dall’Amministrazione comunale l’ipotesi di proroga per il pagamento della  prima rata che scadeva il 31 marzo,

bocciata dal Collegio dei Revisori dei Conti tale ipotesi.

I cittadini incolpevoli non sanno se dovranno pagare o meno le eventuali ingiuste sanzioni.

Il  Capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli interviene sull’argomento sottolineando la  superficialità della Giunta Alessandrini

“La gestione del settore Tributi di nuovo è finita nella voragine del caos – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli -: a oggi la mano destra non sa quello che decide la sinistra, ma insieme si divertono a schiaffeggiare il cittadino che rischia di dover pagare delle sanzioni senza aver commesso alcun abuso né reato, ma solo per aver seguito le indicazioni dell’amministrazione comunale.

In quattro giorni l’assessore Diodati è riuscito a sfornare quattro notizie diverse:

il 28 marzo ha detto che tutti i pescaresi, 60mila famiglie, avevano ricevuto i bollettini del pagamento Tari a casa, e non era vero;

il 29 marzo ha detto che tutti dovevano provvedere a pagare la tassa e che non c’erano possibilità di proroghe anche se i bollettini non erano arrivati;

il 30 marzo ha cambiato idea e di nuovo ha detto che i bollettini erano stati tutti recapitati e che comunque non era compito del Comune mandarli, quindi chi l’aveva ricevuto doveva pure ringraziare;

infine il 31 marzo, a fronte delle code di cittadini sul piede di guerra dinanzi agli uffici della Tari per andare a prendersi il bollettino, ha annunciato che sarebbero stati concessi altri 15 giorni di proroga, quindi chi non avesse ricevuto il modello F24 entro la scadenza della prima rata, il 31 marzo, poteva dormire sonni tranquilli perché comunque avrebbe avuto tempo sino al 15 aprile per mettersi in regola con il pagamento senza dover pagare alcuna sanzione, ufficializzando che intanto avrebbe portato la delibera di proroga in Consiglio comunale entro venerdì 7 aprile.

E invece  è arrivata la quinta retromarcia:

il Collegio dei Revisori dei Conti ha bocciato la proroga, che oggi non è più possibile senza palesare il rischio di danno erariale. Se il sindaco Alessandrini voleva prorogare la scadenza della prima rata, avrebbe dovuto portare la delibera in aula prima del 31 marzo. Ma a questo punto i contribuenti non sanno più cosa devono pagare, ovvero devono prevedere già il versamento della sanzione? Gli uffici applicheranno le sanzioni sui bollettini pagati con incolpevole ritardo dai cittadini? Vogliamo dire ai cittadini cosa devono fare nei giorni pari e nei giorni dispari, visto che le versioni cambiano a seconda delle giornate?

La verità è che in Comune neanche gli uffici sanno dove mettere le mani e come porre riparo a un simile disastro – ha aggiunto il capogruppo Antonelli – avvenuto proprio nei giorni in cui il Pd era dilaniato dalla scelta del nuovo Presidente del Consiglio. Quindi mentre il sindaco Alessandrini portava a cena i suoi consiglieri di maggioranza per scegliere l’uomo da votare, negli uffici si consumava un danno economico che nei prossimi giorni andremo a quantizzare e la cui responsabilità ricade interamente su una maggioranza incapace”.

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