PESCARA – Marcello Antonelli, Capogruppo Forza
“Tagliare l’assistenza domiciliare a 150 malati gravi significa semplicemente non saper amministrare la città né tantomeno le risorse pubbliche: come si possono spendere in appena due o tre mesi oltre 130mila euro per feste e festarelle, come il Future Fest, i concertini di Capodanno, il pontile del mare, e poi sbattere la porta in faccia a 150 cittadini non autosufficienti, che hanno bisogno di tutto, affermando di non avere soldi per coprire i servizi? Quel taglio sociale rappresenta l’ennesimo fallimento di una giunta comunale incapace. Lunedì mattina la Commissione Politiche sociali, a partire dalle 10, discuterà in via d’urgenza la problematica per individuare una soluzione d’urgenza che esiste. Nel frattempo chiediamo ufficialmente il ritiro della delega al sociale all’assessore Giuliano Diodati che in 18 mesi ha demolito un settore tanto delicato per il territorio”. Lo hanno detto i Capigruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli e alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento ai tagli nell’assistenza domiciliare decisi dalla giunta Alessandrini.
“L’assessore Diodati accampa scuse e pretesti per coprire una propria incapacità di programmazione, oggi abbiamo l’esatta fotografia di una giunta comunale inadeguata, incapace, e soprattutto che non nutre alcun interesse per i bisogni primari dei cittadini, a partire dalle fasce sociali più fragili, ossia i malati e le loro famiglie, un comportamento che ci inorridisce – hanno sottolineato i Capigruppo Antonelli e Sospiri -.
Il Piano di riequilibrio dell’autunno scorso non c’entra nulla, le somme da reinvestire sul sociale a fine anno c’erano e soprattutto non sarebbero stati necessari 450mila euro, ma con molto meno comunque si potevano garantire i servizi essenziali ai 200 malati in condizioni di necessità. E che il Comune i soldi li aveva a fine anno lo dicono le delibere approvate e gli impegni di spesa assunti e tutti coperti: la giunta Alessandrini ha infatti speso oltre 130mila euro in appena 2 o 3 mesi, e ricordiamo i 50mila euro per i Concertoni di Capodanno, i 35mila euro per il tendone del Future Fest dell’assessore Di Iacovo, i 12mila euro per il Festival delle Letterature, sempre dell’assessore Di Iacovo, o, cosa ancora più vergognosa, i 50mila euro buttati alle ortiche per la progettazione di un inutile ponte del cielo bocciato dalla Sovrintendenza, ossia che non verrà mai realizzato.
Bastava prendere queste risorse per garantire la copertura dei servizi di assistenza domiciliare, o bastava anche procedere con proroghe mensili, reperendo, di volta in volta, le somme necessarie. E questo senza considerare i posti di lavoro che, revocando l’assistenza, comunque ora andranno persi tra quegli operatori che hanno assicurato i servizi stessi. Forza Italia chiede l’immediato ritiro della delega alle Politiche sociali all’assessore Diodati che, anziché perdere il proprio tempo dietro alle inutili riunioni per abbattere lo Stadio Adriatico, avrebbe dovuto assicurare la copertura e il finanziamento per i servizi essenziali riservati a chi ha bisogno e che è stato umiliato dal Comune di Pescara, vedendosi sottrarre un’attività di supporto e sostegno che per molti è un salvavita. Pensiamo ai malati di Parkinson, di Alzheimer, ai tetraplegici, persone che sono state abbandonate da un’amministrazione vergognosa.
Lunedì mattina stesso – hanno aggiunto i Capigruppo Antonelli e Sospiri – porteremo la vicenda in discussione alla Commissione Sanità e Politiche sociali, riunita in via d’urgenza alle 10: il problema va affrontato subito e risolto e illustreremo in quella sede le possibili strade da percorrere per garantire la continuità del servizio, strade che ci sono e che potevano già essere adottate a ottobre, novembre e dicembre, strade che la giunta Alessandrini ha volutamente ignorato”.
“Sapevamo che i servizi di assistenza domiciliare sarebbero stati tagliati drasticamente dal Comune di Pescara, l’ho denunciato personalmente lo scorso settembre, quando ho chiesto al sindaco Alessandrini di fermare la gara d’appalto per il riaffidamento del servizio per pochi mesi con cui riduceva da 90mila a 29mila le ore di assistenza, ricevendo in quei giorni l’ipocrita smentita dell’assessore Diodati. Oggi purtroppo si sono avverate le più fosche previsioni: il sindaco Alessandrini ha privato dell’assistenza domiciliare 150 pazienti, uno schiaffo nei confronti di persone che vivono una condizione di inabilità tale da necessitare di un supporto esterno e che ora sono sole. Ma non basta: tale condizione non è temporanea, non durerà solo tre mesi, come sostiene Diodati, perché a oggi non è stato pubblicato il nuovo bando per la copertura del servizio dal primo aprile al 31 dicembre 2017, ciò significa che il taglio del servizio andrà avanti almeno sino a fine 2016. Questo è il momento di scendere in piazza e ora organizzeremo una protesta collettiva, portando in Comune le famiglie di quei cittadini invalidi al 100 per cento abbandonati dalle Istituzioni”. A dirlo è il Coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara.
“L’allarme l’abbiamo lanciato lo scorso settembre e purtroppo il tempo ci ha dato ragione – ha ricordato Cerolini –. L’amara sorpresa d’autunno era contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, il Piano Locale triennale per ‘La non Autosufficienza’, nel silenzio più totale della Regione Abruzzo che, ancora oggi, non si è pronunciata circa i fondi destinati ai Servizi i cui fruitori sono, chiaramente, le fasce più deboli della popolazione, ovvero coloro che hanno più bisogno.
Il sindaco Alessandrini, anziché far sentire la propria voce presso la Regione Abruzzo e al Governatore D’Alfonso, pretendendo un nuovo Piano e garantendo una continuità qualitativa della strategia assistenziale messa a punto negli anni del Governo di centro-destra, ha cercato di arrangiarsi avviando una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto fosse stato previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a sole 4.833 ore al mese, la metà di quante ne sono state garantite sino a oggi.
Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Ho denunciato – ha detto il Coordinatore Cerolini – che ciascun utente si sarebbe visto ridurre in maniera drastica le ore di assistenza, con la disperazione di tutti quegli anziani non si possono permettere l’eventuale ricorso a privati e che oggi resteranno in condizioni di abbandono. L’assessore Diodati lo scorso autunno mi ha smentito: oggi si è invece avverato ciò che era scritto nei documenti approvati dal sindaco Alessandrini. Purtroppo ci appare tardivo l’attivismo dei sindacati che sapevano da settembre scorso quello che oggi sarebbe accaduto. Non solo – ha aggiunto Cerolini -: ora ci preoccupa il futuro perché lo scorso 30 dicembre la giunta Alessandrini ha approvato una delibera di indirizzo nella quale detta le linee per la programmazione del Piano di Zona dei servizi sociali fino a fine 2017, una delibera fittizia che si basa sulla speranza che la Regione eroghi fondi pari a 1milione 204mila euro che il Comune non ha alcuna intenzione, altrimenti, di trovare e coprire. Ma dei fondi regionali teorici il sindaco Alessandrini non ha alcuna certezza né sta sbattendo i pugni sul tavolo del Presidente D’Alfonso per pretendere l’assegnazione di quelle somme. Tant’è che, fatta la delibera di indirizzo, non è partita la gara d’appalto che richiede i suoi tempi, ovvero pur pubblicandola oggi, comunque l’affidamento non ci sarebbe mai per il primo aprile. Ciò significa che il taglio dei servizi non sarà solo per tre mesi, ma andrà avanti sino a fine anno. A questo punto non possiamo concedere altro tempo alla giunta Alessandrini: mobiliteremo la cittadinanza per portare in Comune i cittadini e le famiglie alle quali sono stati tagliati i servizi di assistenza domiciliare, è a loro che il sindaco Alessandrini dovrà spiegare la sua scelta vergognosa”.
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