Pescara, Appalti pubblici e legalità: la corruzione si può e si deve combattere

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Legnini: ”L’Italia si sta munendo di misure, preventive e repressive, più efficaci con lo scopo di far crescere  la cultura della legalità”. Nicotra: “Il nostro Paese ha bisogno di ritrovare fiducia preoccupandosi prima che i fatti corruttivi accadano perchè è l’unico modo per rimettere in sesto e rilanciare l’economia e il futuro dei giovani”

PESCARA  – Appalti. Trasparenza. Legalità. Sono questi gli argomenti portanti del forum “Appalti pubblici e legalità: il ruolo degli operatori economici”, che si è svolto con grande partecipazione e confronto tra operatori del settore e interlocutori istituzionali, presso il Centro Aurum di Pescara venerdì 11 dicembre.

Organizzato da Olimpia Agency, in collaborazione con The European House– Ambrosetti, il convegno ha lanciato un messaggio forte: ”La corruzione si può e si deve combattere”.

La via d’uscita dal tunnel dell’illegalità è nella semplificazione, secondo il Presidente dell’ACER Edoardo Bianchi: “La corruzione è un tema attuale, in tutta Italia, e riguarda tutti i comparti produttivi. E’ giusto che la si estirpi senza guardare in faccia a nessuno ma per fare ciò è necessaria un’amministrazione più snella e più semplice perché è grazie alla farraginosità che alcuni giocano senza rispettare le regole”.

Su questo aspetto si è pronunciata anche Ida Angela Nicotra, Consigliere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione: “C’è un filo rosso che tiene insieme la riforma degli appalti ed è la semplificazione attuata mediante maggiore trasparenza e prevenzione. Per fare ciò, in una logica di vigilanza collaborativa, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti coloro che domani si troveranno ad applicare queste norme, sono le migliori voci per farci anche comprendere le distorsioni del passato al fine di migliorarle. Il sistema non può vivere cercando solo nella repressione del fenomeno corruttivo la panacea di tutti i mali, ma deve operare attraverso la prevenzione aiutando gli attori economici ad attuare le norme. Il nostro Paese ha bisogno di ritrovare fiducia preoccupandosi prima che i fatti corruttivi accadano perché è l’unico modo per rimettere in sesto e rilanciare l’economia e il futuro dei giovani”.

Di grande importanza l’intervento del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, da qualche giorno insignito del riconoscimento di Abruzzese dell’anno: “L’illegalità è un fenomeno diffuso e corrosivo per l’economia del nostro Paese. Ma l’Italia si sta munendo di misure, sia preventive sia repressive, più efficaci per far fronte a questo problema con lo scopo di far crescere la cultura della legalità”.

Gli strumenti legislativi per contrastare la corruzione – che toglie ricchezza al Paese e fa pagare il prezzo più alto ai giovani – dunque ci sono. Altri sono in arrivo, come il nuovo codice degli appalti. Stando alle parole di Maurizio Gentile, Amministratore delegato, RFI: “Se si seguiranno le norme, senza deroghe e scorciatoie, il risultato potrà essere raggiunto in tempi più brevi”.

Il mondo delle imprese e delle professioni, però, deve fare la sua parte. Diana Cerini, docente alla Bicocca di Milano, ha esaminato il ruolo strategico delle assicurazioni nell’orientare le scelte del legislatore e nel contrastare la corruzione nel settore degli appalti pubblici come sentinella sulle attività di riciclaggio e il terrorismo.

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