Si tratta di un atto di indirizzo deciso insieme agli altri Comuni nella riunione svoltasi precedentemente in Provincia.
PESCARA – La Giunta comunale di Pescara ha approvato ieri una delibera quale atto di indirizzo deciso insieme agli altri Comuni nella riunione svoltasi lunedì in Provincia per superare l’attuale situazione emergenziale sul fronte dei rifiuti:
una presa d’atto della situazione di non autosufficienza della provincia di Pescara per le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dopo la saturazione dell’impianto di Colle Cese, con il mandato conferito alla società Ambiente Spa di porre in essere tutti gli adempimenti di competenza per esperire un’urgente indagine di mercato presso gli impianti disponibili ad accogliere il conferimento dei rifiuti prodotti dal Comune di Pescara, per il periodo necessario a superare l’emergenza, evitando problemi igienico-sanitari.
Nel frattempo nel capoluogo adriatico viene effettuata regolarmente la raccolta del pattume con il relativo conferimento presso l’impianto di Sulmona, garantendo la tranquillità del territorio che non sta subendo ripercussioni dalla vicenda, come era stato annunciato nei giorni scorsi.Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco,ieri, ufficializzando l’approvazione della delibera, hanno spiegato:
partiamo dalla situazione di Pescara : a mezzanotte scorsa è partita regolarmente la raccolta dei rifiuti con lo svuotamento dei cassonetti e quindi il trasporto del pattume presso l’impianto pubblico di Sulmona. Non ci sono emergenze in atto sul territorio, né cassonetti stracolmi, né tantomeno sacchi di spazzatura abbandonati a terra sui marciapiedi. Dunque non ci sono scenari apocalittici in atto, anche perché Pescara ha saputo organizzarsi per tempo, mentre sappiamo che in molti comuni vicini la situazione è più difficile visto che da due giorni non si effettua la raccolta del pattume. Per tale ragione, nel corso della riunione di ieri, abbiamo deciso tutti insieme di approvare una delibera con atto di indirizzo per individuare insieme una soluzione che sappia andare oltre alle battaglie di puro campanilismo che, come abbiamo avuto modo di ribadire ieri, non ci appassionano. Nel corso della riunione, ieri, tutti i Comuni soci di Ambiente Spa hanno inoltrato alla Regione Abruzzo la richiesta di adottare un provvedimento contingibile e urgente per affrontare la situazione di non autosufficienza nel trattamento e smaltimento dei rifiuti tal quali. Nel frattempo, nella delibera odierna, abbiamo ulteriormente preso atto della situazione di ‘non autosufficienza’ della Provincia di Pescara per le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani rinvenienti dalla saturazione dell’impianto di smaltimento ubicato a Colle Cese, dove anche Pescara ha conferito i propri rifiuti sino allo scorso 11 marzo. Ancora nella delibera abbiamo ‘preso atto favorevolmente dell’iniziativa posta in essere dal Comune stesso per avere attivato, in via d’urgenza, il conferimento dei rifiuti non pericolosi della Città di Pescara presso l’impianto di trattamento meccanico biologico della Cogesa Spa di Sulmona, con decorrenza 12 marzo 2012 e per il tempo strettamente necessario a garantire la continuità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tal quali rinvenienti dalla raccolta sul territorio di Pescara, al fine di salvaguardare la salute e l’igiene pubblica e scongiurare possibili emergenze ambientali e igienico-sanitarie, nonché problematiche di ordine pubblico, con riserva di adottare ulteriori atti amministrativi per una diversa organizzazione del servizio previa intesa con le Autorità competenti’. Infine abbiamo ‘dato mandato alla Società Ambiente Spa di porre in essere tutti gli adempimenti di competenza, ancorchè ricompresi nello Statuto e nelle more d’indizione ed espletamento delle procedure di evidenza pubblica, al fine di esperire un’urgente indagine di mercato presso gli impianti disponibili ad accogliere il conferimento dei flussi dei rifiuti tal quali prodotti dal Comune di Pescara, secondo criteri di compatibilità con il buon esercizio degli impianti interessati, nonché di efficienza ed economicità della spesa, in deroga alle norme di evidenza pubblica e per il periodo strettamente necessario a garantire la salvaguardia della salute e dell’igiene pubblica e scongiurare emergenze’. Ora ci attendiamo sviluppi: come abbiamo ribadito ieri Chieti resta la soluzione più idonea per il conferimento del pattume, per i costi, per la logistica e per la sua evidente prossimità. A noi non interessano i derby Pescara-Chieti, non ci appassionano le guerre di campanile: riteniamo assurdo che, in epoca di globalizzazione e di area metropolitana, qualcuno continui a dire ‘non vogliamo i rifiuti di Pescara’ o di altre città. Pescara, al contrario, ha sempre dato dimostrazione di apertura, disponibilità e solidarietà: lo abbiamo fatto accogliendo i rifiuti di Teramo, portati nella discarica presso cui si serviva il capoluogo adriatico e giunta a prematura saturazione proprio per l’ingente quantitativo di pattume accolto ogni giorno; e lo abbiamo dimostrato in occasione del terremoto de L’Aquila. Non ci appassionano le battaglie di campanile, ci appassionano invece le problematiche amministrative. Oggi è evidente che il provvedimento della Regione Abruzzo, pur fronteggiando l’emergenza più impellente, non dice l’evidente, ossia che è necessario andare presso l’impianto di Casoni, almeno fino a quando non ci saranno soluzioni strutturali che Provincia e Regione devono individuare, perché è bene ricordare che purtroppo, anche in questa occasione, l’amministrazione comunale non ha dirette competenze. Eppure l’amministrazione comunale di Pescara ha saputo mantenere, nei giorni scorsi, un profilo basso, senza lasciarsi coinvolgere in sterili polemiche strapaesane, lavorando a testa bassa, sino a sabato sera, grazie alla professionalità dei nostri dipendenti e della Attiva e, avuta la comunicazione ufficiale e definitiva circa la chiusura da ieri dell’impianto di Colle Cese, in dodici ore abbiamo organizzato il servizio che oggi ci ha permesso di evitare, su Pescara, qualunque genere di emergenza igienico-sanitaria, sicuramente trovando una soluzione ‘tampone’, ma con un interlocutore interamente pubblico. Non accettiamo però quelle resistenze campanilistiche contro cui ci siamo scontrati negli ultimi giorni, perché qui non si tratta di un derby Albore Mascia-Di Primio.