PESCARA – L’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli dopo l’approvazione del Piano Casa inerente il Comune di Pescara, varato dal Consiglio del 7 aprile, con 18 voti a favore, 1 voto contrario e 3 astenuti, su 26 presenti in aula, ha affermato che finalmente anche Pescara ha il suo Piano Casa, uno strumento urbanistico che rappresenterà un ulteriore volano per la ripresa dell’edilizia sul territorio cittadino.Il Consiglio comunale ha dato dunque il via libera ad uno strumento atteso,che introduce tre elementi significativi: la riduzione dei contributi di costruzione del 50 per cento sull’abitazione principale, la possibilità di intervento sulle aree agricole e il bonus volumetrico del 20 per cento per le opere realizzate sulla fascia litoranea dei 50 metri.
Il Piano Casa era stato redatto lo scorso gennaio, rispettando i 120 giorni concessi dal governo regionale per il recepimento della legge e la predisposizione del documento e tenendo presente il confronto aperto con gli Ordini professionali, le Associazioni ambientaliste e gli stessi costruttori. Poi sono state introdotte piccole modifiche nate da alcune riflessioni partite dal territorio. Il Piano Casa punta di fattoa rilanciare l’edilizia concedendo delle premialità di cubature su immobili già esistenti e su immobili che si intendono demolire e ricostruire con norme urbanistiche chiare.
Ha spiegato nel dettaglio l’assessore :
è stata inserita ad esempio la possibilità di ampliamento del 20 per cento per gli immobili già esistenti, presentando una semplice Dia; confermata invece l’esclusione per le superfici ricadenti all’interno del perimetro del Piano Demaniale comunale, o vincolate dall’articolo 65 delle norme tecniche d’attuazione e ricadenti all’interno delle zone A e B del redigendo Piano di Rischio Aeroportuale. Le premialità saranno invece consentite, ad esempio, nelle aree del centro, su Porta Nuova, nella zona compresa tra il fiume e lo Stadio, la zona colli, la zona della via Tiburtina e di via Tirino.
Due le deroghe previste: la prima riguarda la distanza minima dei fabbricati dai confini, in cui abbiamo scelto una via di mediazione tra i 5 metri e l’h-metri; in tutti i settori urbanistici abbiamo poi consentito un aumento della volumetria di 3 metri, ovunque tranne che nel quartiere dei Colli e nella fascia dei 50 metri dal mare, dove l’altezza massima resta fissa a 10,80 metri. Nel corso delle ultime settimane abbiamo ancora deciso di consentire l’applicazione del Piano Casa anche nelle aree sottoposte a tutela paesaggistica e nelle aree comprese nella fascia litoranea di 50 metri misurata a partire dal ciglio della strada lato monte.
Inoltre anche i condomini potranno avvalersi del Piano Casa purchè venga presentato un progetto unitario, approvato all’unanimità dall’assemblea condominiale: in questo caso l’ampliamento del 20 per cento potrà svilupparsi in altezza o in appoggio, ma senza la copertura dei balconi. Per le aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ovviamente, oltre a dover comunque sottostare alle norme del Piano regolatore in merito alle altezze massime consentite, per il rilascio dei permessi sarà comunque richiesto il parere dei Beni Ambientali, artistici e architettonici.
Tre sostanzialmente le modifiche inserite alla versione originale del Piano Casa.Innanzitutto abbiamo previsto la riduzione del 50 per cento dei contributi di costruzione, i cosiddetti oneri concessori, per gli interventi sulle abitazioni principali, le stesse per le quali non si paga l’Ici ; poi abbiamo previsto la possibilità di effettuare interventi con l’utilizzo dei benefici del Piano Casa sulle aree agricole, opportunità però concessa solo agli imprenditori agricoli che utilizzano l’abitazione per la conduzione del fondo. Sulla fascia rivierasca dei 50 metri, calcolata dal ciglio del marciapiede lato monte verso l’interno, saranno consentiti solo interventi di aumenti volumetrici del 20 per cento, come stabilito dall’articolo 4. Mentre ai sensi dell’articolo 6, sulle demolizioni e ricostruzioni di edifici realizzati prima del 31 marzo 2009 la premialità sarà del 35 per cento se i nuovi fabbricati saranno adeguati agli attuali standard energetici con classe A; il bonus scenderà al 30 per cento se sarà di classe B.
Ha commentato il capogruppo Pdl Lorenzo Sospiri:
Il Piano Casa è stato approvato dopo nove ore e mezza di ostruzionismo in aula da parte del centro-sinistra che comunque non è riuscito a scalfire la compattezza del centro-destra il quale, poco dopo la mezzanotte, è riuscito ad approvare lo strumento. Il Consiglio comunale ha poi esaurito anche la discussione generale sulla delibera di revoca di un precedente atto relativo all’armamento della Polizia municipale,un atto che di fatto sino a oggi limita al solo servizio notturno l’uso delle pistole da parte degli agenti abilitati. Tale limite va eliminato, per consentire al vigile di indossare sempre l’arma. Anche in questo caso il centro-sinistra ha presentato un fiume di emendamenti, con la speranza di bloccare l’iter della delibera, che invece supererà l’esame del Consiglio subito dopo l’approvazione del bilancio.