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Pescara, approvato il progetto del nuovo Pronto Soccorso

da Redazione

PESCARA –  Il Comitato Tecnico regionale de L’Aquila ha approvato il progetto del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Pescara: dopo due anni di impegno e di attenzione costante finalmente le carte hanno ricevuto il nulla osta del Comitato e sono state rinviate alla Asl di Pescara che ora potrà avviare la gara d’appalto europea e dopo 90 giorni procedere con l’apertura delle offerte e l’aggiudicazione di un’opera che determinerà un investimento di 2milioni 800mila euro. Il  Presidente della Commissione consiliare Sanità Vincenzo Berghella nel corso della conferenza stampa convocata  ieri  ha ufficializzato l’approvazione di tale progetto.

Ha ricordato Berghella:

quello di Pescara è forse il più grande Pronto Soccorso d’Abruzzo , con un bacino d’utenza pari in media a 250mila utenti che in estate diventano almeno 400mila, una struttura che effettua 90mila prestazioni l’anno, in parte con ricoveri, in parte con accertamenti diagnostici o prestazioni occasionali. E sono centinaia anche i ricoveri impropri determinati da un Pronto soccorso che, nonostante la professionalità dei medici, non ha gli strumenti per esercitare il filtro necessario, quegli strumenti previsti invece nel progetto del nuovo Pronto soccorso, con 12 punti di osservazione breve, in cui monitorare il paziente nelle prime 24-48 ore per poi decidere sul ricovero o sulle dimissioni, con la previsione di una Tac, risonanza magnetica, della chirurgia d’urgenza, mezzi che consentono di individuare con certezza chi ha bisogno o meno del ricovero. E purtroppo quei ricoveri impropri hanno un costo: la diaria giornaliera per ogni paziente in reparto è pari a circa 700 euro al giorno; considerando che ogni ricovero ha una durata media di 5-6 giorni, il costo per ogni ricoverato è pari a circa 4mila euro complessive, e se moltiplichiamo tale cifra per i 20-30 ricoveri impropri registrati ogni giorno ci rendiamo conto di quale costo esorbitante raggiungiamo, costo determinato solo dall’assenza di un Pronto soccorso adeguato alle esigenze della città. Due anni fa, al momento del nostro insediamento , abbiamo iniziato la nostra crociata per la realizzazione del nuovo Pronto soccorso, che sarebbe il biglietto da visita della nostra sanità. E, iniziata la crociata, è stato redatto il progetto, una proposta ottima, che comporterebbe una spesa di 2 milioni 800mila euro per dotare la città di un Pronto soccorso adeguato, una spesa che è nulla se consideriamo quanto andremmo a risparmiare in termini di ricoveri. La sua realizzazione determinerebbe lo spostamento di alcuni ambulatori, come allergologia, traumatologia, laboratorio analisi e fisiopatologia respiratoria pediatrica, ma in realtà il puzzle è già stato preparato, anche i trasferimenti sono già stati individuati. Eppure il cantiere non è mai partito perché per un anno abbiamo assistito al rimpallo di quel progetto che la Asl ha inviato al Comitato tecnico regionale de L’Aquila, che l’ha rinviato per alcune correzioni, e di nuovo rispedito al Ctra è tornato alla Asl di Pescara, ogni volta per modifiche veramente irrisorie. Per tale ragione a metà marzo la Commissione Sanità aveva scritto una lettera al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi per chiedere audizione a L’Aquila per affrontare la problematica e preparandosi anche alla trasferta bloccata all’ultimo minuto per il ricevimento di una nota con la quale il Presidente Chiodi, ci ha comunicato di aver interessato della vicenda il manager della Asl di Pescara D’Amario per accelerare le procedure: lo scorso gennaio la Asl aveva inviato al Comitato regionale l’ultima versione aggiornata e corretta del progetto e da allora non si era più avuta alcuna risposta, impedendo concretamente l’apertura del cantiere. Ieri però la notizia: il 27 marzo scorso il Comitato regionale ha approvato il progetto, subito trasferito alla Asl di Pescara. Da lunedì cominceremo a seguire la vicenda direttamente con il manager D’Amario per giungere in tempi rapidissimi alla gara d’appalto che richiederà 90 giorni per la presentazione delle offerte trattandosi di un bando europeo, mentre i lavori richiederanno circa un anno.