Il Comune ha 5 milioni di avanzo, ma non può impiegarli in opere e manutenzioni a causa della legge di Bilancio
PESCARA – Nella mattinata di oggi il Consiglio Comunale di Pescara ha approvato il Rendiconto 2018. “Si tratta dell’ultimo atto dell’Amministrazione Alessandrini che completa così il percorso di risanamento dei conti iniziato cinque anni fa. Dopo la prima fase di risanamento dell’Ente, il debito ammontava a – 63 milioni, di anno in anno l’importo è stato via via assottigliato, con un considerevole salto in positivo fatto in questo ultimo anno” lo riferisce l’assessore al bilancio Marco Presutti che prosegue:
“Un lavoro certosino, portato avanti con la dirigenza comunale e i vertici del Settore Ragioneria alla guida di Andrea Ruggieri a cui va il mio ringraziamento, perché la gestione dei residui per il 2018 ha prodotto un avanzo di 5 milioni di euro. Risorse, però, che non potremo impiegare nella realizzazione di opere pubbliche e la messa in opera di tante manutenzioni, com’è accaduto lo scorso anno, perché la legge di Bilancio n. 135 del 14 dicembre 2018, varata dall’attuale maggioranza di Governo lo impedisce, di fatto obbligando gli enti in disavanzo complessivo come il Comune di Pescara, ad applicare l’avanzo solo sul debito e non a vantaggio della comunità come poteva invece accadere di nuovo, stante il piano di risanamento dei conti.
Pescara ha svolto in questi anni un cammino rigoroso di riequilibrio, che ha praticamente azzerato il debito che abbiamo trovato all’insediamento, pari a oltre 68 milioni di euro, consentendo di nuovo alla città di programmare a vantaggio della comunità e di diventare un esempio nazionale di buona pratica, come attesta oggi l’ottimo posizionamento riscontrato nella classifica dei Comuni più virtuosi ed efficienti stilata dall’Osservatorio sui Conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano e pubblicata sugli organi di stampa.
Lo studio ci colloca al 24esimo posto di una lista di 52 Comuni, nonché capoluoghi di Provincia, con più 80 mila abitanti nelle Regioni a statuto ordinario, con un indice di efficienza positivo e pari al 9,67 per cento, che deriva dalla differenza fra l’indice di spesa da quello di offerta di servizi. Pescara ha dunque la possibilità di respirare e crescere ancora, grazie al lavoro svolto fino ad oggi, un potenziale frenato solo da un vincolo voluto da una maggioranza di governo che non mostra di voler aiutare le città a far fronte alle esigenze infrastrutturali e di servizi e che, malgrado i segnali positivi che l’Amministrazione ha dato sull’uscita progressiva dalla situazione debitoria, non consente a chi amministra la possibilità di investire l’avanzo prodotto sulla comunità”.
Nel link lo studio dell’ dall’Osservatorio sui Conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano: https://www.repubblica.it/economia/2019/05/22/news/osservatorio_cottarelli_ecco_i_comuni-226878027/