
PESCARA – “Inizia il processo che porterà alla realizzazione anche del secondo intervento per la riqualificazione dell’ex area di risulta, con una strada interrata, quella che oggi è costituita da via Bassani Pavone e via De Gasperi, arrivando fino alla rotatoria con via Michelangelo, un parcheggio interrato di 400 posti auto e il terminal per i bus extraurbani, anch’esso interrato”.
Così il sindaco Carlo Masci, affiancato da assessori e consiglieri comunali, ha annunciato un ulteriore step relativo all’ex area di risulta. L’investimento relativo a questa seconda fase sarà di circa 24 milioni, di cui 20 della programmazione Fsc 2021-2027 e quattro del Comune. Il via libera al Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) per queste ulteriori opere è arrivato dalla Giunta comunale, ha spiegato Masci, mettendo in evidenza i punti centrali dell’intervento che viene disegnato proprio nel momento in cui si sta lavorando per far partire, nei prossimi mesi, i primi lavori nell’ex area di risulta, e cioè quelli per la realizzazione nella zona sud di un parcheggio a silos (circa 800 posti auto). A fianco a Masci, in conferenza stampa, il dirigente Giuliano Rossi, mentre il presidente del Consiglio regionale era collegato dall’esterno.
La nuova strada interrata – che però non sarà un tunnel ma andrà via via degradando – avrà uno sviluppo lineare di circa 755 metri e sarà divisa in tre corsie. Sarà percorribile in un unico senso di marcia (direzione sud-nord) di cui una dedicata agli autobus. Solo per il tratto centrale (di circa 170 metri) si provvederà all’interramento in trincea, per garantire l’accesso al nuovo parcheggio interrato e al terminal dei pullman extraurbani, che rappresentano le altre opere previste nello stesso intervento. L’interramento eviterà le interferenze con i flussi di attraversamento pedonale nella direzione mare-monti, dalla stazione ferroviaria al centro cittadino, fino al mare.
Nella stessa trincea, oltre alle corsie stradali, è previsto un terminal per la sosta degli autobus extraurbani, con 25 stalli per la sosta (più di quelli attuali). Oltre agli spazi per la sosta dei bus ci saranno le banchine per i passeggeri.
Per consentire il flusso dei viaggiatori in arrivo e in partenza ci saranno strutture di risalita (scale mobili, ascensori, scale) per consentire ai passeggeri di raggiungere gli accessi alla stazione ferroviaria (e dei servizi del suo atrio), l’adiacente Parco, e gli accessi al parcheggio interrato.
A proposito del parcheggio, sarà anch’esso interrato (all’altezza dei vecchi serbatoi dell’acqua e dell’edificio dell’ICRA) in corrispondenza dell’asse di corso Umberto. Sono previsti circa 400 posti auto, su un unico livello, su un’area di circa diecimila metri quadrati.
E’ previsto infine un ampio sovrappasso pedonale che consentirà un collegamento diretto tra la stazione, il nuovo Parco e la città, evitando l’attraversamento stradale dei flussi pedonali in uscita e in entrata dalla stazione.
“In questo momento”, ha detto Masci, “siamo nella prima fase, abbiamo effettuato la bonifica e, a breve, avremo la progettazione esecutiva per cui potranno iniziare i lavori del parcheggio a silos lato sud. E intanto oggi presentiamo il Dip per la seconda fase, quella del parcheggio sotterraneo al centro dell’area di risulta, della viabilità interrata e del terminal dei bus extraurbani. Dei 24 milioni di euro che abbiamo a disposizione, 20 sono fondi Fsc e 4 sono comunali che serviranno non solo per gli interventi della seconda fase ma per completare il parcheggio lato sud (4 milioni), e per finanziare la bonifica dell’area del Parco e della zona prospiciente (3 milioni). Su questi 13 ettari”, ha fatto presente Masci, “Regione e Comune stanno investendo 100 milioni di euro, il che è la dimostrazione di una filiera istituzionale che funziona e che sta realizzando opere mai realizzate prima d’ora. L’ultima parte dell’intervento sarà il parcheggio lato nord, per arrivare a 2.000 posti auto”, ha proseguito Masci ricordando anche “il grande parco” che caratterizzerà l’ex area di risulta e ha sottolineato il ruolo della Fondazione Pescarabruzzo, che lo ha finanziato e lo realizzerà.
“Parliamo di una cifra mastodontica che porterà ricchezza”, ha detto Masci, “perché queste opere servono a rendere la città più bella e più vivibile ma nello stesso tempo questi fondi creano lavoro, valore aggiunto e movimento. Questo è uno degli interventi più importanti tra quelli che il Comune ha messo in piedi nel tempo, e si aspettava da tantissimi anni. Da parte nostra garantiamo celerità, pur rendendoci conto che i lavori possono creare disagi. Di certo oggi è una giornata importante e fondamentale”.
Il Dip, ha spiegato Rossi, “è il primo step per arrivare alla progettazione esecutiva. Sulla base del Dip sarà promossa la gara per individuare il progettista, per arrivare al progetto di fattibilità tecnico economica che poi, a sua volta, sarà messo a base di gara per individuare (verosimilmente entro l’anno) l’operatore economico che realizzerà l’intervento”.
Sempre Rossi ha sottolineato che la nuova strada “servirà anche da collegamento con il terminal dei bus urbani, da realizzare a nord sempre con fondi Fsc (a beneficio della Tua), una volta terminata la bonifica ambientale in corso”.
Sospiri si è detto “soddisfatto che si possa partire anche con questa seconda fase realizzativa, perché sono infrastrutture necessarie per Pescara e per l’Abruzzo e perché il Comune dimostra di essere molto efficiente nella spesa delle risorse e aiuterà la Regione a cogliere gli obiettivi di programmazione in tempo utile per poterli rendicontare. Occorrerà un ulteriore investimento della Regione a supporto di un’altra opera, ovvero la nuova sede della Regione, che avrà bisogno di un corredo di infrastrutture ulteriore”, ha aggiunto Sospiri annunciato a breve l’approvazione del Dip.